Cosa vuol dire avere una grande diplomazia lo abbiamo scoperto in pochi giorni.
1) Il Pakistan ha firmato un contratto per l’acquisto di cereali, gas e petrolio dalla Russia.
2) L’India informa che sta pensando di acquistare gas e petrolio dalla Russia che ha offerto uno sconto importante sui prezzi.
3) La Russia e la Cina hanno firmato la costruzione di altri gasdotti che orientino il gas venduto dai russi – sino ad ora – all’Europa verso la Cina
4) Il Venezuela dice che venderà petrolio ai paesi che l’hanno sanzionata (e derubata, come nel caso dell’Uk che ha “congelato” il suo oro depositato presso la Banca d’Inghilterra) solo se verranno tolte le sanzioni e se i paesi occidentali riconosceranno Maduro come legittimo presidente. Inutile dire che i pozzi di petrolio venezuelani sono da anni gestiti dalla russa Gazprom.
5) In un colloquio a Mosca tra il Ministro degli Esteri iraniano e quello russo si è deciso che a breve sarà firmato un accordo di mutuo supporto militare tra Iran e Russia. Anche qui inutile dire che tre giorni fa gli iraniani hanno tirato sei missili balistici sul consolato americano ad Erbil (Iraq) e gli USA zitti, hanno ingoiato senza fiatare perchè hanno bisogno del petrolio iraniano come il pane (per darlo agli inetti alleati europei).
6) Oggi Global Times (organo in lingua inglese del Partito Comunista Cinese) ha risposto a ciò che ha detto ieri a Roma il Consigliere per la Sicurezza Nazionale USA Sullivan al suo omologo cinese Yang Jieki: la Cina continuerà a commerciare con la Russia e compra quelo che gli pare al prezzo che è pattuito e pagando nella moneta che le parti decidono e gli USA possono andare tranquillamente a farsi benedire
7) L’Arabia Saudita ha fatto sapere che sta pensando di vendere il proprio petrolio alla Cina facendosi pagare in Yuan. Addio Petrodollaro. (Fonte WSJ).
Tutto questo ha un solo significato: Sergej Viktorovi? Lavrov ha vinto la guerra da solo, in tre settimane, tra una sigaretta e un bicchierino di vodka e l’altro.
Qualcuno dica anche ai nostri governanti che credevano di essere i padroni del mondo che sono rasi al suolo e che ci hanno letteralmente distrutto.
(L’unica cosa di questo disastro che preoccupa è che i pazzi che ci governano rispondano militarmente al disastro diplomatico entrando in guerra in Ucraina con una scusa o con l’altra).