Renzi lancia un’altra supercazzola con scappellamento a destra: il referendum contro il #redditodicittadinanza.

Il quesito annunciato da Renzi è la trovata di un cazzaro che passa per statista solo sui giornali della borghesia italiana e della monarchia saudita.

Ricordo che: “Non può essere depositata richiesta di referendum nell’anno anteriore alla scadenza di una Camera e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l’elezione di una delle Camere medesime”
(art. 31, L. 352/70)

Il referendum di Renzi è una farsa degna del personaggio che sta convocando le manifestazioni pro #Draghi.

L’autore del #jobsact, con sprezzo del ridicolo, definisce Italia Viva come “partito del lavoro che vuole pagato meglio”, ma è contrario anche al #salariominimo.

Il populismo delle élite è antipopolare. Aizzano contro i poveri cristi il loro elettorato di benestanti.

Ormai Renzi è una macchietta ma il sostegno di cui ha goduto da parte della grande borghesia italiana dà l’idea dello squallore delle nostre classi dominanti.

Maurizio Acerbo PaP

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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