Renzi lancia un’altra supercazzola con scappellamento a destra: il referendum contro il #redditodicittadinanza.
Il quesito annunciato da Renzi è la trovata di un cazzaro che passa per statista solo sui giornali della borghesia italiana e della monarchia saudita.
Ricordo che: “Non può essere depositata richiesta di referendum nell’anno anteriore alla scadenza di una Camera e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l’elezione di una delle Camere medesime”
(art. 31, L. 352/70)
Il referendum di Renzi è una farsa degna del personaggio che sta convocando le manifestazioni pro #Draghi.
L’autore del #jobsact, con sprezzo del ridicolo, definisce Italia Viva come “partito del lavoro che vuole pagato meglio”, ma è contrario anche al #salariominimo.
Il populismo delle élite è antipopolare. Aizzano contro i poveri cristi il loro elettorato di benestanti.
Ormai Renzi è una macchietta ma il sostegno di cui ha goduto da parte della grande borghesia italiana dà l’idea dello squallore delle nostre classi dominanti.
Maurizio Acerbo PaP