Bandiera del Cile e bandiera della Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi


Francesco Cecchini


Lo scorso 11 luglio in Cile , movimenti sociali e politci, organizzazioni di diritti umani, artisti, sindaci, deputati, circa 200 personalità, hanno scritto una lettera al presidente Gabriel Boric affinchè il governo riconosca la Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi. I firmatari hanno sottolineato che si tratterebbe di un atto umanitario e di riconoscimento della giusta causa dell’indipendenza e dell’autodeterminazione del popolo saharawi. Hanno detto al presidente Boric di agire incoraggiati dai “principi che ha difeso nella sua campagna presidenziale e sulla base dei quali è stato eletto dalla maggioranza del popolo cileno”. Hanno ricordato che “Il Cile è stato membro del Comitato per la decolonizzazione delle Nazioni Unite  praticamente sin dalla sua fondazione e in questo quadro definisce la situazione nel Sahara occidentale come un caso di decolonizzazione in sospeso”, .
Nella lettera vengono raccontati lo sfuttamento e la repressione che il popolo saharwi soffre da 46 anni da parte del Marocco. Mettendo in luce che migliaia di famiglie saharawi vivono nei campi profughi a Tindouf, in Algeria, e in esilio. Al saccheggio e al saccheggio delle loro risorse naturali e proprietà comuni si aggiunge un ampio muro della vergogna che divide il loro territorio, separando le aree sotto occupazione illegale dai territori liberati.
Il riconoscimento del popolo saharawi sta avanzando  tra i governi del Sud America. Oltre Cuba e i paesi dell’ALBA, il governo del Perù e della Boliva hanno ripristinato i rapporti conl a Repubblica Democratica Araba Saharawi, accusando l’occupazione illegale di parte del  suo territorio da parte del governo marocchino. Sicuramente lo farà il Brasile di Lula. La Colombia di Uribe e Duke ha riconosciuto la sovranità del Marocco sul territorio saharawi, ma Gustavo Petro, prossimo presidente della Colombia riconoscerà la Repubblica Democratica Araba Saharawi.
Tutto ciò dovrebbe far riflettere il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez che sorprendendo il proprio governo e il popolo spagnolo ha riconosciuto la sovranità del Marocco sulla Repubblica Democratica Araba Saharawi.

Repubblica Democratica Araba Saharawi

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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