Si sono messi d’accordo da tempo. Alla festa di Atreju di FdI Letta si accordo’ con Meloni per mantenere il bipolarismo e quindi la legge elettorale maggioritaria.
«Sono sempre stato per il maggioritario e non ho motivo per cambiare idea», disse Letta tra gli applausi venendo meno all’impegno assunto dal Pd per #proporzionale un anno prima.
Tutti i giornali parlarono di un “patto per il bipolarismo”.
Letta convenne con Meloni per una «matura democrazia dell’alternanza».
Oggi su Repubblica Letta ribadisce: o noi o loro.
Sono quasi trenta anni che sono alleati.
Il bipolarismo garantisce la rendita del voto utile a loro.
Battere la destra è lo slogan per raccattare i voti dei creduloni.
Come abbiamo ripetuto all’infinito per impedire che un centrodestra che non ha la maggioranza nel paese lo divenga nel parlamento bastava una legge elettorale #proporzionale.
Ma per il Pd la cosa che viene prima di tutto è mantenere la propri rendita.
Alla fin fine sono un partito unico. Con Giorgia Meloni sono già stati al governo come con Salvini e Berlusconi.
Certo hanno differenze – ci mancherebbe! – ma sulle scelte strategiche convergono.
Quella in corso non è la prima guerra che fanno insieme, solo per fare un macroscopico esempio.
Potremmo riempire un’enciclopedia con tutte le nefandezze commesse dal centrosinistro e dal Pd dopo aver incassato il voto “utile”.
Liberarsi con serenità dal ricatto morale del “voto contro la destra” è fondamentale per costruire un’alternativa.
Il Pd non è l’argine contro la destra, è il principale alleato della destra.
Maurizio Acerbo PRC