La Russia torna a tagliare il gas all’Europa perché molti Paesi europei continuano a sostenere massicciamente l’Ucraina con aiuti militari. Anche se facciamo che la guerra in Ucraina non ci riguardi, il nostro coinvolgimento è pieno ed evidente.
La Russia ha risposto energicamente agli aiuti europei tagliando le forniture di gas. Se non fosse stato per gli introiti del gas (sempre ottimi grazie ai prezzi alti) Mosca avrebbe chiuso i rubinetti mesi fa. L’ Europa non può e non potrà fare a meno del gas russo per parecchi mesi. Ci aspettano periodi molto bui. Tutto questo accade perché i leader europei hanno seguito ad occhi chiusi le direttive statunitensi, incuranti delle ripercussioni che un coinvolgimento nella guerra avrebbe comportato. Si sta avverando il sogno statunitense di un’ Europa politicamente molto debole, una NATO rinvigorita da contratti miliardari che risolleveranno i fatturati dell’industria militare a stelle e strisce, e una nuova Cortina di ferro più ad est di quello che è stata in passato.
Sicuramente anche la Russia, nel medio-lungo periodo soffrirà (e molto) l’effetto delle sanzioni. La nostra economia è però pronta a soffrire enormemente per Kiev? L’ Ucraina è già virtualmente un Paese fallito, che diventerà il sogno del capitalismo occidentale, dove i più vili affaristi sposteranno le industrie per la manodopera a bassissimo costo, sfruttando la svendita di ciò che resta di risorse e apparato industriale.
Se escludiamo le élite nessuno avrà da guadagnare da questa guerra.
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