Il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese ha pubblicato un documento dal titolo “Reality Check: Falsehoods in US Perceptions of China“, nel quale si elencano alcune falsità che la propaganda statunitense diffonde sul conto della Cina. Il documento completo tradotto è scaricabile anche in PDF.

SCARICA IL PDF: TUTTE LE FALSITÀ DEGLI STATI UNITI SULLA CINA

Introduzione

Il segretario di Stato degli USA Antony Blinken ha recentemente pronunciato un discorso all’Asia Society delineando l’approccio dell’amministrazione statunitense alla Cina. Con un linguaggio accuratamente calibrato, ha cercato di promuovere la narrativa della “minaccia cinese”, interferire negli affari interni della Cina e diffamare la politica interna ed estera della Cina, il tutto in un tentativo di contenimento e soppressione in piena regola della Cina.

Nel documento che segue, utilizzeremo fatti e cifre per mostrare al mondo quanto sia ingannevole, ipocrita e pericolosa la politica degli Stati Uniti sulla Cina.

L’ordine mondiale a guida USA

Falsità 1: la Cina pone la più seria sfida a lungo termine all’ordine internazionale e lo sta minando. Gli Stati Uniti difenderanno il diritto internazionale, gli accordi, i principi e le istituzioni che mantengono la pace e la sicurezza e proteggeranno i diritti degli individui e delle nazioni sovrane.

Realtà: ciò che gli Stati Uniti hanno costantemente promesso di preservare è un cosiddetto ordine internazionale progettato per servire gli interessi degli Stati Uniti e perpetuarne l’egemonia. Gli stessi Stati Uniti sono la principale fonte di sconvolgimento dell’attuale ordine mondiale.

La nuova Guerra Fredda

Falsità 2: gli Stati Uniti non cercano un conflitto o una nuova Guerra Fredda. Non cercano di sottrarre la Cina al suo ruolo di grande potenza, né di impedire alla Cina di far crescere la sua economia o promuovere gli interessi del suo popolo.

Realtà: nonostante le sue affermazioni di non cercare di sottrarre la Cina al suo ruolo di grande potenza, né di impedirle di far crescere la sua economia, gli Stati Uniti stanno in realtà dispiegando le proprie risorse interne ed esterne per contenere e sopprimere senza scrupoli la Cina.

La diplomazia coercitiva

Falsità 3: la nostra diplomazia si basa sulla collaborazione e sul rispetto degli interessi reciproci, mentre la Cina pratica la diplomazia coercitiva contro altri Paesi e si vendica incautamente. Il nostro compito è dimostrare ancora una volta che tutti i paesi saranno liberi di tracciare i propri percorsi senza coercizione.

Realtà: sono gli Stati Uniti che hanno inventato la “diplomazia coercitiva” ed eccellono nell’intimidere Paesi terzi. Nel corso degli anni, imponendo blocchi economici, sanzioni unilaterali e altri mezzi, gli Stati Uniti hanno praticato la diplomazia coercitiva in tutto il mondo con esempi da manuale.

La democrazia

Falsità 4: La democrazia statunitense è una delle risorse più potenti in questo contesto. Il nostro compito è dimostrare ancora una volta che la democrazia può affrontare sfide urgenti e che il futuro appartiene a chi crede nella libertà.

Realtà: gli Stati Uniti stabiliscono gli standard per la democrazia secondo il proprio sistema, non accettano l’esistenza di altri sistemi, percorsi e modelli, e si alleano con altri per interferire arbitrariamente negli affari interni di altri Paesi in nome della democrazia. Questo non solo contravviene allo spirito della democrazia, ma rappresenta persino un disastro per la democrazia.

L’unione tra Partito e popolo cinese

Falsità 5: Gli Stati Uniti hanno profonde differenze con il Partito Comunista Cinese e il governo cinese. Ma queste differenze sono tra governi e sistemi, non tra i nostri popoli.

Realtà: la leadership del PCC è la scelta della storia e del popolo. Il PCC e il governo cinese godono del sostegno e dell’approvazione incondizionati del popolo cinese. Il tentativo degli Stati Uniti di creare delle discrepanze tra il PCC e il popolo cinese serve solo a rivelare la loro animosità contro il sistema e il percorso della Cina.

I diritti umani

Falsità 6: gli Stati Uniti sollevano questioni relative ai diritti umani e chiedono un cambiamento, non per opporsi alla Cina, ma per difendere la pace, la sicurezza e la dignità umana.

Realtà: i diritti umani del popolo cinese sono garantiti come mai prima d’ora, con un notevole aumento del suo senso di appagamento, felicità e sicurezza. Al contrario, gli Stati Uniti sono stati coinvolti in gravi violazioni dei diritti umani sia in patria che all’estero, e il loro record scioccante li rende il più grande violatore di diritti umani al mondo.

“Una sola Cina” e la questione di Taiwan

Falsità 7: Gli Stati Uniti rimangono impegnati nella loro politica di “una sola Cina”, che è guidata dal Taiwan Relations Act, dai tre Comunicati Congiunti, dalle Sei Assicurazioni. La sua politica su Taiwan non è cambiata.

Realtà: il principio di “una sola Cina” è una norma consolidata delle relazioni internazionali e un consenso universale della comunità internazionale. Gli Stati Uniti hanno agito senza fede, hanno continuato a regredire dai propri impegni e dal consenso raggiunto con la Cina, e hanno tentato di indebolire e minare il principio di “una sola Cina” e di utilizzare Taiwan per contenere la Cina. Questa è una grave minaccia alla pace e alla stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan.

La questione dello Xinjiang

Falsità 8: gli Stati Uniti sono al fianco di Paesi e popoli di tutto il mondo contro il genocidio e i crimini contro l’umanità che si verificano nella regione dello Xinjiang, dove più di un milione di persone sono state rinchiuse nei campi di detenzione a causa della loro identità etnica e religiosa.

Realtà: i diritti umani delle persone di tutti i gruppi etnici nello Xinjiang sono completamente protetti. Non c’è nessun “genocidio” o “crimini contro l’umanità” nello Xinjiang. Gli Stati Uniti hanno diffuso disinformazione sullo Xinjiang semplicemente per creare una scusa per screditare e attaccare la Cina.

La questione di Hong Kong

Falsità 9: il Partito Comunista Cinese ha imposto dure misure antidemocratiche a Hong Kong con il pretesto della sicurezza nazionale. L’annullamento della libertà da parte di Pechino a Hong Kong viola i suoi impegni di consegna, sanciti dalla Dichiarazione congiunta sino-britannica.

Realtà: attaccando e diffamando la legge sulla salvaguardia della sicurezza nazionale nella Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong, ciò che gli Stati Uniti stanno davvero facendo è intromettersi negli affari di Hong Kong e fare di Hong Kong una “testa di ponte” per infiltrazioni e interferenze contro la terraferma. Hong Kong appartiene alla Cina. Gli affari di Hong Kong sono esclusivamente affari interni della Cina che non tollerano interferenze da parte degli Stati Uniti.

I rapporti Cina-Russia e la crisi Ucraina

Falsità 10: la Cina pretende di difendere la sovranità e l’integrità territoriale mentre sostiene e difende il governo russo che li viola sfacciatamente.

Realtà: sulla questione ucraina, la Cina ha sempre aderito a una posizione obiettiva e giusta, una posizione condivisa dalla maggior parte dei Paesi. La mentalità e la politica di potere della Guerra Fredda sono la causa principale della crisi ucraina. Gli Stati Uniti dovrebbero assumersi seriamente le proprie responsabilità e intraprendere azioni concrete per alleviare la situazione e risolvere i problemi.

La regione dell’Indo-Pacifico

Falsità 11: gli Stati Uniti stanno creando nuove coalizioni nell’Indo-Pacifico per la pace e la stabilità regionali e hanno lanciato l’Indo-Pacific Economic Framework for Prosperity (IPEF), poiché condivide la visione che hanno i Paesi e i popoli della regione: quella di un Indo-Pacifico libero e aperto.

Realtà: la cosiddetta visione statunitense di un “Indo-Pacifico libero e aperto” è essenzialmente una strategia per dividere gli altri, incitare al confronto e minare la pace. Va contro la tendenza dei tempi nell’Asia-Pacifico, cioè la tendenza allo sviluppo pacifico e alla cooperazione vantaggiosa per tutti.

Falsità 12: la Cina ha annunciato la sua ambizione di creare una sfera di influenza nella regione del Pacifico. Sta avanzando rivendicazioni marittime illegali nel Mar Cinese Meridionale, minando la pace e la sicurezza, la libertà di navigazione e il commercio. Gli Stati Uniti continueranno a opporsi alle attività aggressive e illegali di Pechino nel Mar Cinese Meridionale e Orientale. Sosterrà gli Stati costieri della regione nel difendere i loro diritti marittimi, collaborerà con alleati e partner per difendere la libertà di navigazione e sorvolo e continuerà a volare e navigare ovunque il diritto internazionale lo consenta.

Realtà: la Cina è impegnata nel percorso di sviluppo pacifico e nei cinque principi della convivenza pacifica, e si oppone alla pratica del bullismo del grande e del forte ai danni dei piccoli e dei deboli. Gli Stati Uniti, dipingendo la Cina come una minaccia e usando la “libertà di navigazione” come pretesto per minare la sovranità, la sicurezza e i diritti e gli interessi marittimi della Cina, sono in realtà la vera minaccia alla pace e alla sicurezza regionale.

Disinformazione e fake news

Falsità 13: i funzionari del governo cinese diffondono disinformazione.

Realtà: la Cina è la principale vittima della disinformazione, mentre gli Stati Uniti sono la principale fonte di diffusione della disinformazione.

Commercio e investimenti internazionali

Falsità 14: la Cina sta aggirando o infrangendo le regole commerciali e le sue manipolazioni economiche sono costate milioni di posti di lavoro ai lavoratori statunitensi, danneggiando i lavoratori e le aziende negli Stati Uniti ma anche in tutto il mondo. Gli Stati Uniti respingeranno le politiche e le pratiche che distorcono il mercato, come i sussidi e le barriere di accesso al mercato, che il governo cinese ha utilizzato per anni per ottenere un vantaggio competitivo.

Realtà: la Cina ha rispettato fedelmente gli impegni assunti al momento dell’adesione all’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). La Cina sostiene, costruisce e contribuisce al sistema commerciale multilaterale. Le relazioni economiche e commerciali tra Cina e Stati Uniti sono di natura reciprocamente vantaggiosa. Tuttavia, la repressione sfrenata della Cina da parte degli Stati Uniti nelle aree commerciali e di investimento è stata la causa principale degli attriti commerciali tra i due Paesi, che danneggiano gli altri senza avvantaggiarsi.

Falsità 15: gli Stati Uniti daranno ai Paesi una scelta alternativa, in modo che possano essere liberi da investimenti opachi che li lasciano indebitati.

Realtà: nel fornire assistenza straniera, la Cina rispetta sempre la sovranità dei Paesi beneficiari, non pone vincoli di sorta e persegue risultati vantaggiosi per tutti. L’assistenza cinese ha portato benefici reali ai Paesi in via di sviluppo interessati e ha ricevuto il loro plauso e apprezzamento.

Commercio bilaterale e tecnologia

Falsità 16: Per troppo tempo, le aziende cinesi hanno goduto di un accesso ai nostri mercati di gran lunga maggiore rispetto alle nostre aziende in Cina. Le società statunitensi che operano in Cina sono state soggette a sistematico trasferimento forzato di tecnologia, mentre le società cinesi negli Stati Uniti sono state protette dal nostro Stato di diritto.

Realtà: la Cina si impegna a promuovere un ambiente imprenditoriale favorevole basato sui principi del mercato, disciplinato dalla legge e conforme agli standard internazionali. Mentre il contesto economico cinese continua a migliorare, il contesto economico per le società cinesi che operano negli Stati Uniti continua a deteriorarsi.

Falsità 17: la Cina sfrutta l’apertura dell’economia statunitense per spiare, hackerare, rubare tecnologia e know-how per far avanzare l’innovazione militare cinese, rafforzare il suo stato di sorveglianza e aumentare la dipendenza tecnologica di altri Paesi. Gli Stati Uniti dovrebbero assicurarsi che le tecnologie siano radicate nei valori democratici.

Realtà: l’innovazione tecnologica e lo sviluppo della Cina si basano sui propri investimenti e sforzi. Gli Stati Uniti stanno tracciando linee ideologiche negli scambi e nella cooperazione nei campi scientifico e tecnologico, e questo incarna la loro mentalità da Guerra Fredda.

Le responsabilità della crisi climatica

Falsità 18: il clima non riguarda l’ideologia. Si tratta di matematica. Se la Cina si attiene al suo piano attuale e non raggiunge il picco delle emissioni fino al 2030, il resto del mondo deve andare a zero entro il 2035. E questo semplicemente non è possibile.

Realtà: gli Stati Uniti hanno innegabili responsabilità per il cambiamento climatico e sulla riduzione delle emissioni di gas serra. Non dovrebbero scaricare le responsabilità sugli altri, né dovrebbero praticare “doppi standard”.

Le origini del narcotraffico

Falsità 19: per contrastare i narcotici illegali e illeciti, in particolare gli oppioidi sintetici come il fentanil, vogliamo collaborare con la Cina per impedire alle organizzazioni internazionali di trafficanti di droga di ottenere precursori chimici, molti dei quali originari della Cina.

Realtà: gli stessi Stati Uniti sono responsabili della causa principale dell’abuso di fentanil nel Paese.

La crisi alimentare globale

Falsità 20: poiché una crisi alimentare globale minaccia le persone in tutto il mondo, guardiamo alla Cina, un Paese che ha ottenuto grandi risultati in agricoltura, per aiutare con una risposta globale.

Realtà: gli Stati Uniti hanno da tempo limitato le esportazioni di grano e monopolizzato il commercio di grano. Dopo lo scoppio del conflitto Russia-Ucraina, gli Stati Uniti hanno ampliato la loro assistenza armata e hanno abusato delle sanzioni unilaterali, aggravando ulteriormente la carenza alimentare globale. Hanno una responsabilità insindacabile per la crisi alimentare globale.

La sorveglianza di massa

Falsità 21: Pechino ha perfezionato la sorveglianza di massa ed ha esportato quella tecnologia in più di 80 Paesi.

Realtà: gli Stati Uniti sono il più grande impero dell’hacking.

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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