Su gentile concessione di ottolinatv
La buona notizia di oggi arriva da trieste è vero, 1000 lavoratori rischiano di trovarsi in mezzo a una strada, ma in compenso i nuovi guadagni andranno a togliere dall’indigenza una povera famiglia. di svedesi i lavoratori sono quelli della wartsila, che produce sistemi di propulsione per il trasporto navale e per la produzione di energia la famiglia invece si chiama Wallenberg. la più potente dinastia di tutta europa. sono tra i fondatori del gruppo bildelberg e della commissione trilaterale, sono a capo del world economic forum, e hanno un patrimonio complessivo di 250 miliardi insomma, gente bisognosa. e il governo dei migliori non poteva che correre a prestare soccorso, col c**o dei lavoratori triestini la wartsila non è nata dal nulla grazie ai capitali coraggiosi che arrivano dalla scandinavia lo stabilimento risale al 1972. ed è stato fatto con quattrini pubblici dall’IRI. all’epoca si chiamava Grandi Motori Trieste, dava lavoro a oltre 3000 persone, ed era un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo 25 anni dopo, la privatizzazione: perchè pubblico è sporco e cattivo, e privato è pulito e buono. sempre e comunque, a prescindere dal curriculum solo negli ultimissimi anni la wartsila si è intascata circa 11 milioni e mezzo di euro di contributi pubblici, a cui vanno aggiunti 30 milioni di garanzie SACE, altri 20 milioni di euro che nel 2017 servirono per superare una crisi produttiva della società, 8 milioni di euro di Regione e MISE e per altri investimenti, e recenetemente altri 34 milioni di euro da prendere dal PNRR ed ecco così che il 14 luglio arriva il triste epilogo: la proprietà comunica l’intenzione di chiudere lo stabilimento. si delocalizza. anche se a questo giro non è per approdare in qualche paese in via di sviluppo per sfruttare manodopera senza diritti e a costo zero. tutt’altro. si torna in finlandia. perchè quando la produzione è a così alta intensità di capitale, più che pagare poco chi lavora, quel che conta è farsi dare tanti soldi pubblici per fare la gentile concessione di continuare a produrre. e se i fondi pubblici italiani sono belli e generosi, quelli finlandesi molto di più un enigma dei nostri tempi: che senso ha riempirsi la bocca dell’efficenza dei privati, quando l’unico modo per fargli creare un po’ di lavoro è riempirli di soldi pubblici? Ma non sarebbe meglio quei soldi pubblici investirli direttamente e il lavoro farlo creare direttamente dal pubblico? Non ho capito, pensate che a creare la ricchezza della wartsila sia qualche erede wallenberg che se per caso gli tocca di alzare una brocca di acqua a tavola capace gli viene l’ernia? Dopo 25 anni ormai è chiaro pure ai sassi come la leggenda del privato efficiente contro il pubblico sprecone non abbia nessun fondamento. Un po’ come la leggenda dei wallenberg buoni che sfidavano il nazismo. Ormai l’abbiamo capito tutti, e chi non l’ha capito o è sciroccato, o è in malafede e noi sinceramente ci siamo leggermente scocciati l’occasione per dimostrarlo è ora. sabato 3 settembre alle 17 a trieste. una grande manifestazione che dobbiamo trasformare nella miccia per un autunno che nonostante i termosifoni spenti per via dei prezzi delle bollette, non possiamo permetterci di non rendere caldo come non si vede da qualche anno e poi ancora domenica 4, a partire dalle 21, in diretta sul www.twitch.tv/ottolinatv insieme a luigi de magistris, riccardo laterza e andrea roventini, per fare un bilancio e capire come rilanciare come rilanciare invece la nuova stagione dell’unico media che sta dalla parte dei lavoratori e non dei vari wallenberg che ci parassitano la vita lo sapete già. Basta aderire alla campagna di sottoscrizione di ottolina su gofundme: https://gofund.me/c17aa5e6