Diverse centinaia di persone hanno accolto ieri il leder della sinistra francese Jean Luc Mélenchon venuto a Roma, nel popolare quartiere del Quadraro, per manifestare il suo supporto ad Unione Popolare in vista delle prossime elezioni politiche del 25 settembre.
Prima del leader francese hanno preso la parola dal palco Marta Collot e Giuliano Granato di Potere al Popolo, oltre ovviamente a Luigi De Magistris che ha ribadito l’urgenza di ricostruire in Italia una rappresentanza per i settori popolari.
Mélenechon ha poi preso la parola, salendo su di una sedia di plastica da cui ha dato sfoggio immediato di tutta la sua capacità oratoria: «Perché vai lì, a sostenere una piccola lista che non si sa quanti voti prenderà? Mi hanno chiesto. Io rispondo così: non me ne resto tranquillo nel mio letto mentre voi in Italia affrontate i fascisti».
Il leader francese ha poi continuato il suo intervento omaggiando l’Italia in quanto terra dell’umanesimo: «È la prima volta nella storia dell’umanità che un sistema si nutre dei disastri che provoca: avete visto questa estate cogli incendi? Non avevano neanche gli strumenti per domarli. Io non sono anticapitalista soltanto per ragioni morali e ideologiche, lo sono perché penso questo sistema economico metta a rischio l’interesse generale dell’umanità. E chi si sente erede dell’umanesimo deve difendere l’Italia. Bisogna sentirsi uniti alle più umili delle creature, per questo non mi riconosco in questo mondo. E mi rivolgo ai giovani, dico loro di non sacrificare nulla, a partire dall’amore per l’umanità».
Il supporto de La France Insoumise, formazione della sinistra francese in grado di raccogliere il 25% dei voti alle ultime elezioni politiche in coalizione coi socialisti e con lo storico Partito comunista francese, ha nei fatti smentito alcune indiscrezioni che parlavano di un endorsement ormai imminente proveniente da Oltralpe a favore del Movimento 5 Stelle.
In realtà il grande dubbio era il posizionamento della sinistra francese nei confronti delle due liste di sinistra italiane, cioè Unione Popolare e Sinistra Italiana-Verdi. Evidentemente le storiche relazioni tra Mélenchon e Luigi De Magistris, oltre che con il centro sociale Ex OPG di Napoli (una delle costole di Potere al Popolo) hanno avuto la meglio.
La foto è tratta dalla pagina Facebook di Potere al Popolo