Gli italiani residenti all’estero si ritroveranno con una rappresentanza ridotta in parlamento ed avranno una scelta molto limitata, obbligati a votare solamente partiti fedeli al sistema che ha portato il Paese alla rovina, ovvero il partito unico del regime della grande borghesia capitalista, europeista e atlantista.

Il voto degli italiani all’estero per le elezioni politiche è stato reso possibile grazie ad una legge approvata nel 2001, applicata per la prima volta in occasione delle elezioni del 2006, quando risultò decisivo per la vittoria del centro-sinistra. Quest’anno, il voto per corrispondenza degli italiani all’estero si svolge anticipatamente rispetto a quello in Italia, previsto per il 25 settembre, e dovrà essere completato entro le ore 16 del 22 settembre (orario del luogo di residenza dell’elettore).

A causa della scellerata legge che ha dimezzato il numero dei parlamentari, anche gli italiani all’estero vedranno la propria rappresentanza ridotta rispetto alle legislature precedenti, per un totale di 8 deputati e 4 senatori. A loro volta, i residenti all’estero sono suddivisi in quattro circoscrizioni: Europa, che eleggerà tre deputati e un senatore; Sud America, due deputati e un senatore; Nord America, due deputati e un senatore; Asia-Africa-Oceania, un deputato e un senatore.

Ma la parte più scandalosa sta nella “scelta” che quest’anno verrà offerta agli italiani all’estero, se di scelta si può parlare. I quasi sei milioni di elettori regolarmente iscritti all’AIRE, infatti, si troveranno di fronte schede elettorali prive di molti partiti, costretti a scegliere unicamente tra le forze fedeli al sistema economico capitalista e all’atlantismo, ovvero quelle forze che hanno portato il Paese alla rovina attraverso scelte di politica economica e politica estera completamente genuflesse ai diktat di Bruxelles e Washington.

La scheda per il voto alla Camera dei Deputati vede solamente otto simboli, nell’ordine seguente:

– Movimente 5 Stelle, sedicente forza antisistema, che però ha oramai dimostrato di esserne divenuto parte integrante dopo le tre esperienze di governo e la completa sottomissione all’europeismo e all’atlantismo;
– Alleanza Verdi-Sinistra, ovvero gli utili idioti che hanno il compito di fingere di rappresentare l’alternativa per attirare il voto dell’elettorato di sinistra, senza però presentare un programma che metta realmente in dubbio il sistema economico e politico vigente;
– Movimento delle Libertà, una lista europeista fondata da italiani residenti in Germania, che afferma di difendere gli interessi degli italiani residenti all’estero;
– +Europa di Emma Bonino, di cui basta il nome per esprimere un giudizio;
– Impegno Civico di Luigi di Maio;
– Azione-Italia Viva;
 Partito Democratico;
– listone della destra sul quale campeggia il trinomio Salvini-Berlusconi-Meloni (su queste ultime quattro liste risparmiamo qualsiasi commento per pietà).

Ancor peggio va nel voto al Senato, dove l’elettore residente all’estero si ritroverà appena sei simboli tra cui scegliere:

– Azione-Italia Viva;
– Movimento delle Libertà;
– Movimento 5 Stelle;
– listone Salvini-Berlusconi-Meloni;
– Partito Democatico;
– Impegno Civico.

Si tratta di una vera e propria truffa ai danni dei resistenti all’estero, che non potranno esprimere in nessun modo il loro dissenso verso il capitalismo neoliberista, l’europeismo e l’atlantismo guerrafondaio che stanno trascinando l’Italia e l’Europa al suicidio economico e sull’orlo della guerra mondiale per compiacere gli imperialisti nordamericani. Il motivo di questa situazione risiede nella legge che prevede un tempo ridotto per la raccolta firme nei consolati italiani, rendendo di fatto impossibile la raccolta di centinaia di firme per le forze politiche che non dispongono di ingenti risorse economiche e dell’esposizione mediatica delle forze pro-sistema.

Si tratta di un vero e proprio abuso che non richiede solamente una revisione della legge in questione, ma che dimostra come la democrazia borghese sia solamente un’illusione data in pasto al popolo per tenerlo sotto scacco. Tutto è pensato per costringere l’elettore a votare una delle correnti che compongono il partito unico del regime della grande borghesia capitalista, europeista e atlantista che governa l’Italia e la maggioranza del mondo occidentale. Il resto dei partiti, ignorati dai media ed esclusi dalla corsa in diverse circoscrizioni, serve solamente a figurare come specchietto per le allodole al fine di continuare a raccontare la favola della “democrazia”.

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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