La presidente socialista dell’Honduras, Xiomara Castro, il cui marito fu spodestato da un colpo di Stato sostenuto da Washington, nel suo discorso all’ONU si è scagliata contro multinazionali, golpisti, economia neoliberista e il colonialismo mondiale.
“Noi nazioni povere del mondo non sopportiamo più colpi di Stato, non sopportiamo più rivoluzioni colorate, non sopportiamo più accuse giudiziare create ad arte (lawfare) scientificamente organizzate per spogliarci delle nostre ampie risorse naturali.
È inaccettabile che l’ordine mondiale arbitrario e la dittatura monetaria globale impongano ai più poveri misure draconiane di disciplina fiscale, che aumentano le sofferenze delle maggioranze abbandonate mentre invece il capitale speculativo non abbia limiti. Pertanto è giunto il momento di discutere seriamente del multipolarismo mondiale.
Nel nostro Paese 13 anni di dittatura golpista, protetta dalla comunità internazionale, hanno portato il Paese a moltiplicare di sei volte il nostro debito pubblico e a raggiungere un tasso di povertà del 74%, il più alto nella storia dell’Honduras.
Affinché il nostro Paese sopravviva, dobbiamo respingere questa presunta austerità che premia chi concentra la ricchezza in poche mani, e aumenta esponenzialmente la disuguaglianza.
Le nazioni industrializzate del mondo sono le responsabili per il grave deterioramento dell’ambiente ma fanno pagare a noi i danni.
Vogliamo vivere in pace”.
Rete solidarietà rivoluzione bolivariana
