Gli americani inviano soldati in Romania e i cretini della guerra esultano. Vorrei soltanto precisare che non ci sarà nessuna guerra tra la Russia e la Nato giacché qualunque serio tentativo della Nato di attaccare la Russia dai Paesi membri confinanti provocherebbe il ricorso immediato alle armi nucleari da parte del Cremlino giacché la Nato è molto più potente della Russia, cosa di cui Putin è sempre stato consapevole e che ha sempre riconosciuto senza problemi anche nelle sue conferenze pubbliche con Macron al Cremlino. Preferisco precisarlo per il bene dei tifosi della guerra, i quali, abbacinati da questo invio di truppe in Romania, non vedono l’ora che la Nato dimostri la sua superiorità nei confronti della Russia.
Perdonate lo sfogo, ma mi sembra di vivere in un mondo di cretini.
Ecco il paradosso: la Nato è superiore alla Russia, ma non potrà mai provarlo nei fatti, vale a dire nello scontro diretto. Rimarrà sempre una superiorità teorica giacché ogni tentativo di testare la teoria in oggetto non lascerebbe superstiti ad appurare i risultati dell’esperimento. Il genio strategico della Russia è evidente. Il Cremlino non ha perso tempo a ricercare la superiorità convenzionale. Ha semplicemente risolto il problema alla radice procurandosi circa 6000 testate nucleari.
Una squadra opera per bloccare i troll e cancellare i loro commenti, ma non è che sia così contento. I troll, che in modo assai grottesco usano spesso la bandiera della Nato come foto-profilo, ci aiutano a comprendere che l’uomo non si è evoluto moralmente dalla prima guerra mondiale a oggi e, tutto sommato, nemmeno intellettualmente. Gli stessi decerebrati guerrafondai che inondavano le pagine dei quotidiani italiani con i loro editoriali nel 1939 dobbiamo sorbirceli anche oggi sulla carta stampata e in televisione. Il fascismo è passato, ma i cretini della guerra sono rimasti. Non sarei così ossessionato di superare il fascismo, che per fortuna non esiste più. Mi preoccuperei molto di più di superare il cretinismo. Nel 1940, l’Italia non era pronta per una guerra mondiale e non lo è nemmeno oggi. L’Italia del 2022 non è pronta nemmeno per la seconda guerra mondiale e mezzo, figuriamoci per la terza.
Cretini della guerra che lasciate i vostri insulti animaleschi sulle mie pagine, non esultate per i soldati americani in Romania. Preoccupatevi di inserire un cervello nella scatola cranica, magari imparando a fare la critica della politica internazionale nel rispetto del progetto illuministico.
Alessando Orsini