L’inflazione in Italia è arrivata a toccare il 12%, la più alta dal 1984, proprio l’anno in cui Craxi cominciò a distruggere la scala mobile dei salari. Quel meccanismo di aumento automatico della retribuzioni che le difendeva dall’aumento dei prezzi e che da trent’anni non c’è più. Ed esattamente da trent’anni le paghe sprofondano.
Ma per i profitti delle banche la scala mobile c’è sempre, infatti la BCE ha puntualmente aumentato il tasso d’interesse. Cioè più soldi alle banche mentre il resto dell’economia va in recessione.
E i salari e le pensioni? Blablabla di tutto il palazzo, mentre Meloni dice no al salario minimo e minaccia di abolire il reddito di cittadinanza. E poi aggiungono la vergogna dei 10000 euro in contanti, mentre la maggioranza del popolo fa fatica a fare la spesa. Immaginatevi come risponderebbe tutto il palazzo alla richiesta, sacrosanta, di ripristinare la scala mobile dei salari. Svenimenti e insulti.
Il governo Meloni continua la politica liberista a favore dei ricchi di Draghi e della UE, con più sfacciataggine e stupidità.
Solo la lotta può cambiare le cose.
Giorgio Cremaschi Pap UP