La Cina ha cancellato un videomessaggio del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel che avrebbe dovuto essere trasmesso in occasione della cerimonia di apertura della fiera internazionale CIIE a Shanghai la scorsa settimana, riferisce l’agenzia Reuters, la quale cita diplomatici al corrente della questione.
Secondo quanto viene riferito, nel suo messaggio di saluto, Michel avrebbe criticato l’operazione speciale della Russia in Ucraina e chiesto una riduzione della dipendenza commerciale dalla Cina.
Citando alcuni estratti da una registrazione del discorso fornito dai diplomatici europei, l’agenzia ha affermato che il discorso di Michel conterrebbe aspre critiche all’operazione speciale, per poi affermare che l’Europa è “eccessivamente dipendente” dalla Russia in termini di combustibili fossili. Michel inoltre avrebbe affermato che in Europa quindi vogliono “l’equilibrio nelle relazioni commerciali” per evitare “l’eccessiva dipendenza”, e che questo vale anche per le relazioni con la Cina.
Le autorità cinesi responsabili della grande fiera di Shangai avrebbero deciso di cancellare il discorso del presidente del Consiglio Europeo. Il discorso di Michel doveva essere uno dei numerosi discorsi di leader mondiali e capi di organizzazioni internazionali, incluso il presidente cinese Xi Jinping, hanno affermato a Reuters tre diplomatici europei.
Il portavoce di Michel Barend Leith ha confermato all’agenzia che il capo del Consiglio Europeo era stato invitato a intervenire all’evento. Secondo il rappresentante, la parte europea ha presentato un ricorso registrato su richiesta delle autorità cinesi, che alla fine non è stato mostrato.
La vicenda dimostra chiaramente lo scollamento dalla realtà di certi dirigenti europei i quali parlano senza cognizione di causa. Pensano ancora di poter impartire ‘ordini’ a chicchessia, forse perché credono davvero alla loro stessa propaganda e pensano che l’Unione Europea sia un attore importante sulla scena internazionale. La plateale subordinazione dell’Unione Europea all’agenda politica statunitense e agli interessi geostrategici di Washigton, anche a costo dell’imposizione di sanzioni alla Russia che stanno danneggiando fortemente solo l’Europa stessa, ha mostrato che l’UE non conta nulla sullo scenario internazionale e si tratta di una mera estensione dell’egemone statunitense in declino.
La Cina ha solo confermato, una volta in più, che il mondo è cambiato. Il tempo unipolare è ormai terminato.