Una clamorosa inchiesta della magistratura campana ha portato all’arresto di un gruppo di fanatici nazisti che, secondo l’accusa, progettavano attentati nel nostro paese. Oggi in tv i carabineri hanno spiegato l’indagine, aggiungendo che gli italiani erano in stretto contatto con i nazisti ucraini di Azov. Sì è proprio questa la parola usata dell’ufficiale dell’Arma rispetto ai miliziani ucraini: NAZISTI. Per i quali i camerati italiani stanno anche facendo reclutamento.
Ora davvero sarebbe giusta e necessaria una doppia vergogna.
Per i giornalisti che esaltano i tagliagole di Azov e simili come eroi della libertà.
Per chi li ha armati, con il rischio di trovarci in Italia le loro bombe.
Grazie a quella parte dello stato che fa il proprio dovere in condizioni politiche ed istituzionali sempre più difficili. E grazie a chi, tra insulti intimidazioni e minacce, continua a chiamare e a denunciare come nazisti i nazisti.
Giorgio Cremaschi PaP