Rifondazione Comunista condanna la risoluzione approvata oggi dal parlamento europeo su proposta di parlamentari dei gruppi di estrema destra, centrodestra e liberali, ma col voto favorevole anche del gruppo “socialista” e dei “verdi”.
Classificare la Russia come “Stato Terrorista” significa scegliere la via della guerra a oltranza.
La risoluzione chiude le porte alla trattativa e alla ricerca di una soluzione pacifica.
È una scelta anche ipocrita perché tutto ciò che si imputa alla Russia è stato praticato dagli USA e dalle potenze europee. Non sono poi nemmeno paragonabili il numero delle vittime civili delle guerre occidentali con quelli causati finora dai russi.
Questa finta indignazione contrasta con l’assenza di risoluzioni analoghe per alleati come la Turchia o l’Arabia Saudita.
La richiesta di escludere una potenza nucleare come la Russia dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è una follia. Quella di chiudere i centri di cultura russa è una aberrazione.
L’emendamento dei Verdi, ormai partito del militarismo Nato, che criminalizza chi dissente sulle ricostruzioni unilaterali della guerra in Ucraina imita le norme in vigore in Russia e Ucraina.
Ringraziamo i parlamentari del nostro gruppo La Sinistra The Left e di altre formazioni che non hanno votato questa vergognosa risoluzione.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento Unione Popolare