Per quasi 10 mesi la macchina della propaganda mainstream ha cercato di convincere il mondo che la Russia sta esaurendo le armi avanzate, in particolare le munizioni a guida di precisione (PGM) [in inglese] che sono essenziali negli attacchi a lungo raggio contro obiettivi strategicamente importanti controllati da Kiev. Si suppone che l’esercito russo sia così disperato da sequestrare lavatrici, smartphone, laptop o qualsiasi altro dispositivo con microchip in modo da poter mantenere la sua produzione di armi. Tali affermazioni prive di senso non sarebbero mai accettate da nessuno che abbia familiarità con il funzionamento delle tecnologie militari. Tuttavia, sono un segmento importante della guerra dell’informazione volta a presentare la Russia come “arretrata” o “tecnologicamente svantaggiata” [tutti e tre i link in inglese].

Alla fine, i sostenitori di queste affermazioni si mettono solo in imbarazzo, perché la Russia non solo è stata abbastanza costante con l’utilizzo di PGM avanzate a lungo raggio, ma ha effettivamente iniziato ad usarne ancora di più, specialmente negli ultimi mesi. Ciò è stato anche recentemente confermato nientemeno che dal New York Times, uno dei fiori all’occhiello della massiccia macchina di propaganda mainstream dell’occidente politico. Il 5 dicembre il NYT ha pubblicato un rapporto intitolato “I missili da crociera russi sono stati realizzati solo pochi mesi fa nonostante le sanzioni” [entrambi i link in inglese], rivelando che le cosiddette “gravi carenze di PGM” nell’esercito russo non sono altro che un mito. Secondo il rapporto, gli investigatori sulle armi assunti dal regime di Kiev hanno stabilito che “almeno un missile da crociera Kh-101 russo utilizzato in attacchi del 23 novembre era stato fabbricato non prima di ottobre”.

I resti dei missili da crociera Kh-101 trovati a Kiev avevano componenti realizzati mesi dopo che le presunte sanzioni occidentali “paralizzanti” erano state imposte alla Russia. L’Occidente politico ha promesso al suo regime fantoccio preferito che le restrizioni avrebbero bloccato la capacità di Mosca di produrre armi avanzate, in particolare missili da crociera a lungo raggio come il Kh-101 lanciato dall’aria o il “Kalibr” navale. Tuttavia, da allora, centinaia di questi missili sono stati fabbricati e utilizzati dall’esercito russo, con conseguenze disastrose per le infrastrutture strategicamente importanti della giunta neonazista [in inglese]. Il danno alla rete elettrica sotto il controllo del regime di Kiev ha gravemente degradato la logistica delle sue forze, con conseguente ulteriore erosione della loro capacità di combattere.

Il NYT afferma che gli investigatori hanno stabilito che uno dei missili è stato prodotto durante l’estate, mentre un altro è stato prodotto a fine settembre o inizio ottobre. Secondo uno dei ricercatori, i risultati confermano la tesi secondo cui “la Russia ha continuato a produrre missili guidati avanzati come il Kh-101, [suggerendo] che ha trovato modi per acquisire semiconduttori e altro materiale nonostante le sanzioni, o che aveva notevoli scorte dei componenti prima dell’inizio della guerra”. L’indagine è stata condotta dal Conflict Armament Research (CAR), un “gruppo indipendente con sede nel Regno Unito che identifica e tiene traccia delle armi e delle munizioni utilizzate nelle guerre”. Apparentemente, i servizi di sicurezza del regime di Kiev (presumibilmente la SBU) hanno chiesto alla CAR di inviare una piccola squadra dei suoi investigatori per studiare i resti dei missili usati dalle forze russe.

I risultati sono stati confermati anche da Piotr Butowski, un giornalista polacco specializzato sugli armamenti russi. Ciò è stato ulteriormente riconosciuto da un anonimo analista dell’intelligence della difesa statunitense in un’intervista prima della pubblicazione del rapporto. Ha affermato che “l’analisi del signor Butowski era coerente con la comprensione del governo di come i produttori di missili russi, compresi quelli che producono il Kh-101, contrassegnano le loro armi”. L’analista statunitense ha inoltre affermato che “i rapporti dalla Russia indicano che il governo ha ordinato ai dipendenti degli impianti di munizioni di lavorare ore aggiuntive nel tentativo di produrre più ordigni”. Ciò implica chiaramente che gli Stati Uniti sono consapevoli che la Russia ha tutti i componenti necessari per produrre armi avanzate come il Kh-101, dimostrando ancora una volta che i rapporti sulla presunta scarsità di PMG russe non sono altro che propaganda.

Al contrario, il complesso industriale militare statunitense, il più grande e potente cartello di armi del pianeta, nonché il principale fornitore di armi del regime di Kiev [in inglese], sembra avere problemi con le sue scorte di armi avanzate. Dati recenti rivelano l’entità dei problemi di produzione che gli Stati Uniti devono affrontare mentre cercano di armare le forze della giunta neonazista. Secondo un rapporto della National Review, datato 3 dicembre [in inglese], L’Amministratore Delegato di Raytheon, Greg Hayes, ha avvertito del grave esaurimento delle scorte statunitensi di ATGM (missili guidati anticarro) Javelin e MANPADS (sistemi di difesa aerea portatili) Stinger a causa dell’insistenza dell’amministrazione Biden affinché le forze del regime di Kiev siano fornite di tali armi [in inglese].

Parlando durante un panel sull’Ucraina al Reagan National Defense Forum, Hayes ha dichiarato: “Il problema è che abbiamo consumato troppe scorte nei primi dieci mesi di guerra. Abbiamo sostanzialmente esaurito 13 anni di produzione di Stinger e cinque anni di produzione di Javelin”. Secondo Hayes, Raytheon e Lockheed Martin producono congiuntamente 400 Javelin al mese, ma dal 2004 non sono stati realizzati nuovi Stinger. Tuttavia ha sottolineato che “i combattimenti in corso in Ucraina stanno bruciando le scorte di armi esistenti e la domanda è: come riforniremo e rimpingueremo le scorte”.

La National Review afferma che, a partire da maggio, gli Stati Uniti hanno inviato 5.500 Javelin e 1.400 Stinger al regime di Kiev. Per quanto riguarda le affermazioni dell’Amministratore Delegato di Raytheonanche se potrebbero essere esagerate, in quanto è nell’interesse della società aumentare la produzione di armi, c’è sicuramente del vero nelle sue affermazioni. Tuttavia, c’è anche una crescente frustrazione dovuta alla mancanza di controllo sulle massicce spedizioni di armi al regime di Kiev, uno dei più corrotti del pianeta. È estremamente probabile che il nuovo Congresso dominato dai Repubblicani indaghi sui rapporti sulle armi occidentali contrabbandate fuori dal paese [tutti e tre i link in inglese].

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Articolo di Drago Bosnic pubblicato su Infobrics il 9 dicembre 2022
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia

[le note in questo formato sono del traduttore]

https://sakeritalia.it/ucraina/chi-sta-davvero-finendo-i-missili-in-ucraina/

Di Red

„Per ottenere un cambiamento radicale bisogna avere il coraggio d'inventare l'avvenire. Noi dobbiamo osare inventare l'avvenire.“ — Thomas Sankara

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