Il futuro ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira, ha annunciato che il presidente eletto Luiz Inácio Lula da Silva gli ha chiesto di ristabilire le relazioni con il Venezuela.
Vieira ha spiegato che il ripristino dei canali politici e diplomatici avverrà fin dal primo momento, quando Lula entrerà in carica il 1° gennaio a Brasilia.
“Invieremo prima un incaricato d’affari per riprendere gli edifici che abbiamo lì, le residenze, e riaprire l’ambasciata, e poi nomineremo un ambasciatore per lavorare insieme al governo venezuelano”, ha affermato il diplomatico brasiliano. “Apriremo l’ambasciata con il governo in carica, il governo che è stato eletto, il governo del presidente Maduro”, ha poi emblematicamente aggiunto.
Le relazioni tra Venezuela e Brasile sono state interrotte dal governo di Jair Bolsonaro, che all’inizio del 2019 ha deciso di riconoscere l’ex deputato dell’opposizione, il golpista Juan Guaidó, come presidente ad interim.
Dopo aver ritirato tutti i funzionari dai loro uffici in Venezuela nel giugno 2020, il ministero degli Esteri brasiliano ha dichiarato mesi dopo “persona non grata” l’intero corpo diplomatico venezuelano operante nel gigante latinoamericano.
Ma con il ritorno di Lula la musica è decisamente cambiata. Perché secondo quanto spiegato dal diplomatico “la politica da attuare è quella di ricostruire i ponti con i nostri vicini sudamericani, stabilendo tutti i meccanismi di contatto e negoziazione, per poi estenderla all’America Latina in generale e riprendere le relazioni di solidarietà e cooperazione con l’Africa”.
Inoltre “Lula mi ha chiesto di riportare il Brasile sulla scena internazionale”, ha affermato Mauro Vieira, un esperto diplomatico già ministro degli Esteri con Dilma Rousseff alla presidenza e successivamente rappresentante brasiliano presso le Nazioni Unite.
Quindi il cambio di marcia comprende anche “riavvicinare” il Brasile a forum come la Celac e l’Unione Sudamericana delle Nazioni (Unasur), che sono stati messi da parte dalla diplomazia brasiliana dopo la caduta di Rousseff nel 2016 e l’insediamento dei presidenti Michel Temer e Bolsonaro.
“Questo nuovo approccio sarà con una nuova prospettiva, perché il mondo è cambiato, avremo una prospettiva nuova e costruttiva basata sulla solidarietà latinoamericana e sulla ricerca della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo”.