Con la candidatura a capolista di Pregliasco, dirigente del gruppo privato San Donato, il candidato di centro sinistra Majorino, ci fa sapere che le parole sono una cosa e i fatti un’altra. Sta dalla parte della potentissima sanità privata lombarda. Dopo l’enorme numero di morti Pregliasco dichiara che la gestione della pandemia in Lombardia è stata buona.
Alla faccia dei 100.000 cittadini che avevano chiesto di commissariare la sanità lombarda, il PD sceglie per l’ennesima volta di stare dalla parte dei poteri forti. D’altronde sono stati complici della giunta lombarda nella tragica vicenda della zona rossa di Bergamo per non disturbare Confindustria. A Milano il PD continua la politica degli affari garantiti agli immobiliaristi, come le giunte di destra e in Regione non si sogna nemmeno di rompere con la sanità privata.
Ancora una volta si conferma quanto sia illusorio continuare a affidare al Pd le proprie speranze di cambiamento.
Apprezzo l’onestà del comunicato stampa di Medicina Democratica. Chi si batte per la sanità pubblica dovrebbe convergere con Unione Popolare per proporre una reale alternativa in Lombardia senza perdere altro tempo dietro al Pd.
La famiglia Pregliasco è come la sanità privata: vince comunque. La moglie assessore con Formigoni, il marito assessore col Pd nel caso improbabile di vittoria.
Maurizio Acerbo
Partito della Rifondazione Comunista
Unione Popolare