Stanno facendo molto discutere le immagini girate da un soldato ucraino e condivise via telegram, di quello che appare un deposito di mezzi militari italiani inviati dal nostro governo per fronteggiare l’invasione russa.
Si tratta con tutta evidenza di vecchi fondi di magazzino, arrugginiti, che invece di essere rottamati sono stati inviati al governo di Kiev.
L’Italia manda ferraglia arrugginita in Ucraina per la guerra
Ha scritto il professor Dall’Aglio, ricercatore dell’Istituto di Studi Storici dell’Accademia delle Scienze di Sofia (Bulgaria), uno dei più attenti cronisti del conflitto, dal suo canale telegram che ha rilanciato le immagini:
“Questo è un video interessante, che va visto da tutti, in particolare da tutti quelli che -stiamo aiutando l’Ucraina a vincere la guerra – e quanta più roba gli mandiamo prima la vincono. Il video è girato da un soldato ucraino che ispeziona gli automezzi che noi – noi nel senso di proprio noi, l’Italia – abbiamo appena mandato (non sappiamo se i veicoli siano già in Ucraina o, più verosimilmente, in Polonia). Senza blindati in effetti non si fanno avanzate e senza avanzate non si riconquista il territorio e non si vince la guerra, e noi quindi glieli abbiamo mandati, i blindati. Si vedono distintamente le bandierine italiane e su alcuni mezzi il simbolo tattico o la scritta “Battaglione San Marco”. Come siamo bravi.”
Il professore prosegue: “Guardateli bene, i mezzi che ABBIAMO mandato per fargli vincere la guerra, i prodigi della tecnica occidentale. Tolti da un magazzino dove stavano ad arrugginire perché rottamarli costava troppo, messi su una bisarca (sta parcheggiata in fondo, si vede a metà video) e spediti con gran pompa a Kiev – non gratis, ovviamente, e magari li abbiamo messi a bilancio come nuovi?”
E ancora: “Ora però al nostro Ministro (Crosetto) e a chi ha autorizzato questa vergogna andrebbe chiesto se pensano davvero che con quei mezzi si possa non dico vincere, ma combattere una guerra. Perché se pensano che si possa, siamo nelle mani di un gruppo di mentecatti e poveri noi se la faccenda dovesse farsi più seria.”
La conclusione laconica: “Se invece sanno che stiamo spedendo rottami siamo nelle mani di sciagurati, disposti a far morire quanti più ucraini possibile per il proprio tornaconto politico – e anche qui, poveri noi. Il soldato ucraino del video, che un po’ ride e un po’ bestemmia, mi sa che ha capito molto bene con chi ha a che fare. “Questa è spazzatura. È semplicemente ridicolo”.