RIFONDAZIONE / UNIONE POPOLARE: CON PIANTEDOSI L’OMISSIONE DI SOCCORSO DIVENTA LEGGE

Quello che era il Codice di condotta realizzato dal ministro del Pd Minniti, diventa legge con il “decreto immigrazione” che il governo si appresta a varare su proposta del ministro dell’Interno Piantedosi.

Non potendo realizzare il blocco navale, propagandato in campagna elettorale elettorale, e dovendo adeguarsi alle normative internazionali, il governo Meloni trova però l’escamotage per mostrare ancora una volta la propria vocazione fascistoide. Le navi delle ong, che ricordiamo hanno, lo scorso anno, soccorso soltanto il 14% delle persone arrivate, dovranno a decreto approvato: 1) effettuare un solo soccorso a missione 2) raggiungere immediatamente il porto assegnato (spesso lontano), 3) evitare trasbordi da altre navi ong, 4) fare in modo che le persone salvate chiedano asilo nel paese di cui la nave di soccorso batte bandiera.

In questo modo viene reso difficile se non impossibile effettuare, in caso di avvistamenti, altri soccorsi – occorre autorizzazione – e la presenza in mare di una nave di salvataggio nella zona a rischio si riduce, dovendo raggiungere porti del centro nord.

La responsabilità per ogni mancato soccorso, derivante da queste norme inumane, ricadrà su coloro che ne sono gli artefici e sui prefetti, a cui viene data maggiore discrezionalità, che le faranno eseguire. Minniti potrà essere oggi orgoglioso, i suoi allievi lo hanno superato.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Stefano Galieni responsabile immigrazione di Rifondazione Comunista, coordinamento nazionale di Unione Popolare

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