di Davide Fabbri
Il personaggio politico Elly Schlein è un caso esemplare da manuale che andrebbe studiato nelle scuole di cultura politica per chi vuole ottenere consenso e successo a dispetto di tutti.
Schlein è la rappresentazione plastica della involuzione della dignità e della coerenza in politica. Il suo percorso politico, le sue scelte, le decisioni assunte nelle istituzioni rappresentano una lezione straordinaria di scaltrezza, astuzia e arrivismo da studiare appunto nelle scuole.
La mitica Elly è stata europarlamentare eletta nel PD da sostenitrice della mozione di Pippo Civati (2014-2019); si è poi allontanata (per finta) dal PD e si è candidata alle elezioni regionali in Emilia-Romagna del 2020 nella lista fintamente di sinistra EMILIA~ROMAGNA CORAGGIOSA, è stata eletta all’Assemblea legislativa facendo incetta di voti fra giovani disinformati e ha svolto il ruolo di vicepresidente nella giunta regionale dell’uomosoloalcomando Stefano Bonaccini.
Alle elezioni politiche del settembre 2022 si è candidata alla Camera dei Deputati nella lista del Partito Democratico, venendo eletta, affermando di non essere del PD (certamente, le crediamo).
La Lista CORAGGIOSA in Emilia Romagna si dichiara ecologista (ovviamente a parole) e manifesta fin da subito nei fatti di essere una Lista ben poco coraggiosa e ben poco ambientalista, getta nella frustrazione e nella desolazione tantissimi giovani disinformati che l’avevano votata e che smettono di impegnarsi politicamente .
Da vicepresidente della Regione con delega al Patto per il Clima combina questo in estrema sintesi (sono fatti inoppugnabili, non sono mie opinioni):
1) vota la deroga alla legge regionale sul consumo di suolo, violando i principi ecologisti che ostenta a parole;
2) vota l‘allargamento del Passante di Bologna, un vero e proprio potenziamento del nodo autostradale, sciacquandosi la bocca di sostenitrice di politiche ambientaliste;
3) da’ il via libera al rigassificatore di Ravenna, in assenza di visione critica;
4) silenzio assoluto sul CCS di Ravenna, sul processo di cattura, utilizzo e stoccaggio della CO2 nel progetto di Eni;
5) predispone e fa approvare il Patto del Lavoro sul Clima, ignorando le bellezza di 800 pagine di proposte arrivate in Regione dal “basso”, dagli ecologisti seri. Ha avuto un comportamento politico insolente raccontando falsamente che i movimenti ecologisti appoggiavano quel Patto, quando invece tutti i comitati e movimenti ecologisti aderenti a RECA Rete Emergenza Climatica Ambientale (75 soggetti) lo hanno bocciato.
I movimenti hanno votato in modo compatto per non firmare quel Patto della Regione, perché si ritiene che gli obiettivi e i risultati attesi non possano essere messi in discussione: la crisi climatica non lascia ulteriore tempo. L’assenza tra i firmatari delle associazioni e dei movimenti che dovrebbero rappresentare la società civile è clamorosa e denuncia la laconicità di un documento promosso dalla Schlein che non ha obiettivi intermedi, né specificati investimenti e risorse finalizzate al raggiungimento del 100% di energie rinnovabili al 2035.
6) silenzio assoluto su ogni scelta neoliberista del presidente Bonaccini;
7) silenzio assoluto sul piano regionale dei trasporti (il PRIT) che è un Piano che prevede colata di cemento e asfalto in tutta la Regione.
Infine la nostra mitica Schlein cessa l’attività nella Lista “Coraggiosa”, si candida e viene eletta deputata nel PD, ed ora si candida persino segretaria del PD!
Ma fino a che punto pensa che il cittadino informato e consapevole le creda? Solo chi ignora questi fatti potra’ votarla come candidata del cambiamento, antisistema ed ecologista.
La Schlein ha governato per due anni e mezzo assieme a Stefano Bonaccini elogiando e lodando ad ogni sua iniziativa e adesso lo sfida alle Primarie del PD!
Fantastico, tutto questo è letteralmente fantastico!
immagine: Sinigagl