La Francia dispone attualmente di 400 militari delle forze speciali di stanza nel Burkina Faso, paese con cui le relazioni si sono deteriorate da quando l’attuale giunta militare ha preso il potere a settembre avvicinandosi sensibilmente alla Russia
Il Burkina Faso chiede alla Francia di ritirare le sue truppe entro un mese
In Burkina Faso il governo di Ibrahim Traorè – uscito da una serie di colpi di stato negli ultimi due anni – ha comunicato all’Eliseo, secondo i termini del trattato del 2018, che la Francia dovrà ritirare le sue truppe dal paese entro un mese.
Numerosi manifestanti sono inoltre scesi in strada Ouagadougou nelle scorse settimane per chiedere la cacciata dell’ambasciatore francese, Luc Hallade, e la chiusura di una base militare francese a nord della capitale.
La Francia è stata accusata di essere collusa con gli insorti islamisti con cui il governo centrale combatte una contro-insurrezione da diversi anni.
Interpellato al riguardo durante la conferenza stampa tenuta ieri all’Eliseo insieme al cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato i media alla “prudenza” sostenendo che ci sia “grande confusione” e affermando che il leader della giunta militare Ibrahim Traore debba ancora prendere una posizione pubblica al riguardo. “Stiamo aspettando chiarimenti da parte del signor Traore”, ha detto ai giornalisti.
La Francia dispone attualmente di 400 militari delle forze speciali di stanza nel paese africano, con cui le relazioni si sono deteriorate da quando l’attuale giunta militare ha preso il potere a settembre avvicinandosi sensibilmente alla Russia, così come fatto dal vicino Mali.
Non sfugge come questo sia il secondo paese africano in un anno, dopo il Mali, da cui le truppe francesi sono state espulse. Questo, unito alla fine del Franco CFA e la possibile nascita di una moneta comune ECOWAS, porterà ad un’importante riduzione dell’influenza francese nella regione