- Francesco Fustaneo
Nonostante la pioggia incessante non si fa fatica a incontrare per le strade della capitale francese i banchetti di attivisti politici e sindacali, impegnati a volantinare e sensibilizzare la gente contro i tentativi del governo di riformare l’età pensionabile. Nei pressi del quartiere Montmartre incontriamo “Agnes”, insegnante e militante di France Insoumise: “L’ottanta per cento dei francesi è contraria alla riforma che prevede di innalzare l’età pensionabile a 64 anni; -ci spiega – quelle attuali sono le più partecipate manifestazioni in Francia dell’ultimo trentennio. Per la prima volta dopo tanti anni i sindacati stanno procedendo unitariamente“.
Già il 19 e il 31 gennaio, centinaia di migliaia di cittadini francesi erano scesi in piazza appunto, per manifestare contro la proposta del governo di Élisabeth Borne di innalzare di due anni l’età pensionabile ( dagli attuali 62 anni a 64 ). Tra di loro anche tanti giovani che sarebbero i più penalizzati qualora la riforma andasse in porto.
Secondo il sindacato Cgt, nella sola capitale in piazza il 31 gennaio, i manifestanti sarebbero stati circa 500.000.
Ma al di là dei soliti balletti di cifre tra i sindacati e le autorità, quello che è certo che il tema “pensionamento” sia sentito enormemente tra i francesi: dato non irrilevante poi, quest’anno i sindacati sono uniti per la prima volta dopo 12 anni.
La riforma delle pensioni non piace dunque alla gente, contraria sia all’aumento dell’età legale – quella che permette la pensione piena, suscettibile però di essere aumentata se si continua a lavorare – sia all’incremento dei contributi sociali. Secondo i piani della riforma, il passaggio dovrebbe avvenire gradualmente a un ritmo di 3 mesi supplementari all’anno fino ad arrivare al traguardo dei 64 anni nel 2030. Allo stesso ritmo aumenterebbero anche le annualità di lavoro richieste per poter andare in pensione a tasso pieno, che passerebbero dalle attuali 42 alle 43 nel 2027.
Ritiriamo all’uscita della metro un volantino dell’appello intersindacale (CGT, FO, FSU, CFDT , UNSA, SOLIDAIRES, CFTC, CFE-CGC, UNEF, MNL, FIDL, VL, FAGE) che chiama la popolazione alla mobilitazione per le prossime giornate del 7 e dell’11 febbraio: i toni sono fermi e poco concilianti e respingono al mittente l’affermazione della Premier secondo cui “aumentare l’età pensionabile a 64 anni non è negoziabile “.
La Borne e il presidente Macron forte sostenitore della riforma in questione, sono avvertiti . Sindacati e opposizioni politiche sono sul piede di guerra e buona parte dei francesi e’ dalla loro parte; si prevedono settimane calde in Francia
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-nella_parigi_che_lotta_contro_la_riforma_macron/82_48669/