(Foto di Irene Montaruli)

 – Natale Salvo

121 miliardi di euro. A tanto ammontava al 30 novembre, data di aggiornamento dell’ultimo “Ucraina Support Tracker”, il controvalore dell’assistenza militare, finanziaria e umanitaria fornita all’Ucraina da parte dei 27 paesi EU e degli Stati Uniti e dagli altri paesi, in specie del Regno Unito e Canada.

« I paesi e le istituzioni dell’UE ammontano ora a quasi 52 miliardi di euro. Gli impegni assunti dagli Stati Uniti ammontano a poco meno di 48 miliardi di euro », precisa il report [1].

Sul sito web del Kiel Institute for the World Economy è possibile scaricare e leggere il rapporto completo [2].

Per quanto riguarda il contributo dell’Italia, nonostante la scarsa trasparenza delle informazioni pubbliche, il costo dell’aiuto umanitario per ospitare i 157.309 immigrati dall’Ucraina [3] ( si ipotizza circa 500 euro al mese ) è calcolato – al 20 novembre 2022 – in 40 milioni di euro, quello finanziario in 310 milioni di euro, quello militare in 320 milioni di euro.

Più interessanti dei numeri e dei dettagli ci sembra tuttavia l’analisi che fa Tiziano Antonelli su Umanità Nova [4].

Con la guerra l’Ucraina si è sottomessa alle istituzioni finanziarie

« Nel 2021 il prodotto interno lordo dell’Ucraina era pari a 177 miliardi di euro; al 20 novembre 2022 l’Ucraina aveva ricevuto aiuti per 121 miliardi, senza tener conto del debito precedente », ci fa sapere.

Il risultato è che « oggi l’Ucraina è massicciamente indebitata con i governi occidentali ».

In sostanza, la lotta dell’Occidente per la « indipendenza dell’Ucraina significa sottomissione del suo governo alle grandi istituzioni finanziarie internazionali e ai governi che le guidano ».

L’Europa “investe” più sulla guerra che nel piano Next Generation

La seconda considerazione riguarda « il carattere bellicista dell’Unione Europea ».

« ll piano Next Generation EU (NGEU), di cui il PNRR rappresenta l’articolazione italiana, prevede investimenti per 750 miliardi di euro all’interno dell’Unione europea », rivela Tiziano Antonelli sempre su Umanità Nova [4]. Considerando che il PIL dell’intera Unione Europea ammonta a 14.500 miliardi di euro, « la percentuale degli investimenti previsti dal piano NGEU sul PIL 2021 è del 5,17% in sei anni ».

Per l’Ucraina, invece, in rapporto al suo PIL, « siamo di fronte a un finanziamento del 28% in un solo anno! ».

« E’ la pacchia, per i militari e i pescecani dell’industria bellica », chiosa l’autore.

Fonti e Note:

[1] Kiel Institute for the World Economy7 dicembre 2022, “Ukraine Support Tracker: Europe surpasses the U.S. in total committed aid”.

[2Kiel Institute for the World Economy, agosto 2022, Antezza, A., Bushnell, K., Frank, A., Frank, P., Franz, L., Kharitonov, I., Rebinskaya, E. & Trebesch, C. (2022). “The Ukraine Support Tracker: Which countries help Ukraine and how?“. Kiel Working Paper, No. 2218, 1-65. [PDF, EN ]

[3] L’Italia è il quarto paese, in valori assoluti, per numero di ucraini ospitati nel proprio territorio, dopo Polonia, Germania e Rep. Ceca e prima della Turchia [Fonte 2].

[4] Umanità Nova, 11 febbraio 2023, Tiziano Antonelli, “I costi dell’avventura ucraina”.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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