Il Governo del Presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha lanciato una vasta operazione di polizia contro lo sfruttamento dell’Amazzonia e le miniere illegali di oro e cassiterite, un minerale impiegato nella produzione di chip e strumenti elettronici.
Lula lancia una vasta operazione contro le miniere illegali
Di Abdala*
L’operazione è coordinata dall’Istituto Chico Mendes per la Conservazione delle Biodiversità ed eseguita dalla Forza Nazionale, corpo d’élite della polizia brasiliana, ha l’obiettivo di colpire oltre trenta installazioni illegali nella regione di Itaituba, nello Stato di Pará, e nelle terre del popolo Yanomami.
Le attività estrattive illegali, proliferate durante il Governo dell’ex Presidente di destra filo-statunitense Jair Bolsonaro, rappresentano una seria minaccia per la salute tanto della popolazione quanto dell’ecosistema amazzonico per via del massiccio utilizzo di mercurio e di altre tossine.
L’Operazione Pariwat, lanciata simultaneamente per via terrestre, aerea e fluviale, ha già portato alla distruzione di un accampamento e all’arresto di diversi criminali. Uno degli obiettivi principali colpiti dalla polizia brasiliana è stata un’azienda con sede negli Stati Uniti d’America che esportava in maniera illecita l’oro estratto dai garimpos, ossia le miniere illegali, verso l’Italia, la Svizzera, gli Emirati Arabi Uniti e Hong Kong.
L’azione del Governo brasiliano rientra nella nuova politica di Lula volta a tutelare l’Amazzonia e il popolo Yanomami, colpito da una grave crisi umanitaria causata dalla denutrizione e dalla malaria, il cui territorio è funestato da oltre 15.000 estrattori illegali che verranno espulsi e perseguiti dalla legge.
* Abdala, informazione sull’America Latina