(Foto di https://www.facebook.com/ravennafuoridalfossile)

 – Olivier Turquet

il 31 Gennaio una riunione molto partecipata ha riunito cittadini, comitati, forse politiche con l’obbiettivo di organizzare, l’11 marzo, una manifestazione contro il fossile. Ne parliamo con Renato Di Nicola della Campagna “Fuori dal Fossile”

Come è andata l’assemblea che clima si respirava?

All’inizio si percepiva un po’ di preoccupazione perché è da tempo che non lanciavamo una assemblea generale ma andando avanti abbiamo visto tanta gente nuova che attraverso gli interventi o in chat ci ha raccontato di una resistenza popolare che non si è fatta inglobare nella narrazione tossica del sistema. Interessante anche che a Piombino e Brindisi al collegamento hanno partecipato decine di persone e che anche le condivisioni sono state tante coinvolgendo 25 territori e varie associazioni sociali, sindacali e politiche.

Mi pare convergano nuove realtà sul tema che trattate da anni, come ti sembra questo processo di convergenza

Vero, nuove istanze di lotta si sono collegate da Gela, Bologna, Licata, La Spezia, Livorno, Gioia Tauro, Trieste. Sono tante le realtà in Italia che lottano a partire dai territori ed hanno storie, livelli di coscienza, modalità, approcci diversi e non sempre è semplice capirsi fino in fondo. Per questo c’è bisogno di una grande capacità di ascolto e forme di lotta sempre attentamente condivise e definite. Nessuna urgenza dovrà rubarci il nostro tempo, quel tempo che ci permettere di crescere e di farlo insieme. L’esperienza di condivisione tra la nostra Campagna e la rete No Rigassificatori a partire dal rapporto privilegiato ed altamente umano con Piombino è stata utile ad entrambi e ci consegna un percorso entusiasmante. L’unità non si costruisce perché è giusto o solo perché dobbiamo vincere un potere perverso e criminale, può nascere e crescere scoprendo i nessi e le contaminazioni che ci legano e curando l’intreccio di relazioni che costruiamo tra di noi. Per tutto questo ci definiamo TERRITORI IN CAMMINO.

La manifestazione sarà proceduta da numerosi eventi locali nei punti di conflitto, la dove i territori protestano per gli insensati interventi in atto o in progetto: quali eventi significativi che ci puoi dire?

Sì, prepareremo la manifestazione con iniziative che partendo dalle tematiche più locali sappiano sottolineare i nessi con il motivo globale per la abbiamo promossa concentrata nello slogan LIBERIAMOCI DAL FOSSILE. Ad ora si sono tenuti incontri a Civitavecchia, Bologna ed i prossimi saranno a Termoli, a Falconara, a Sulmona dove ci riuniremo nell’aula consiliare con i sindaci contro il gasdotto della Snam, una assemblea regionale a Brindisi, e tanti altri. Siamo stati invitati ad assemblee a Firenze ed a Napoli per far conoscere le nostre proposte di lotta e di futuro.

Intorno e dentro i comitati ci sono studiosi che hanno fatto analisi e proposto nostri scenari, possiamo approfondire e delineare questi nuovi scenari?

Sì ci sono studiosi che ci hanno aiutato ad approfondire le tematiche legate al fossile come Balzani, che ci hanno aiutato a mettere su proposte alternative come a Civitavecchia Mario Agostinelli o dato gli strumenti non solo teorici ma concreti per sviluppare le Comunità energetiche solari.

quali sono i vostro obiettivi a medio e lungo termine?

Rilanciare una nuova iniziativa nazionale in un luogo del conflitto difficile e duro come Ravenna, continuare con la costruzione delle comunità solari, investire il parlamento europeo della deriva fossile che il governo Meloni promuove per molti versi opposto al piano europeo di transizione energetica ed agli accordi di Parigi

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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