Il 10 marzo, l’Assemblea Nazionale del Popolo ha votato la conferma di Xi Jinping come presidente della Repubblica Popolare Cinese per un terzo mandato consecutivo. L’organo ha anche approvato la riforma del Consiglio di Stato.

Sebbene il 20º Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese dello scorso ottobre avesse già dato una chiara indicazione in questo senso, il 10 marzo, l’Assemblea Nazionale del Popolo – ovvero il parlamento ciense – ha eletto all’unanimità Xi Jinping come presidente della Repubblica Popolare Cinese e presidente della Commissione militare centrale.

Per Xi Jinping, che ricopre anche l’incarico di segretario generale del Partito Comunista Cinese, si tratta del terzo mandato consecutivo alla guida del Paese più popoloso del mondo, divenendo il primo in assoluto a raggiungere questo traguardo dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese, nel 1949. “Il risultato elettorale riflette la volontà comune e l’unità dell’intero Paese e rafforza anche il vantaggio chiave della certezza e della coerenza politica della Cina che assicurano al Paese la capacità di superare le sfide e realizzare la modernizzazione cinese mentre il mondo sta attraversando profondi cambiamenti mai visti in un secolo”, secondo quanto scritto da Yang Sheng sul Global Times.

Anche secondo la versione inglese del Quotidiano del Popolo, la testata direttamente legata al Partito Comunista, la rielezione di Xi Jinping alla guida della Repubblica Popolare riflette la volontà comune condivisa da tutto il Partito, dall’intero esercito e dal popolo cinese di tutti i gruppi etnici: “Ciò mostra il sistema di leadership “trinitaria” del PCC, della RPC e dell’Esercito Popolare di Liberazione, e mostra il vantaggio politico della leadership del PCC e il vantaggio istituzionale del socialismo con caratteristiche cinesi, ed è utile per rafforzare e migliorare la leadership generale del Partito e per migliorare il sistema di leadership del Partito e dello Stato”, osserva l’editoriale.

In effetti, la rielezione di Xi Jinping riflette la volontà della Cina di mantenere stabilità e certezze in un momento storico in cui le gravi tensioni internazionali, aggravante dalle spinte egemoniche statunitensi, prospettano un futuro gravido di instabilità e incertezze. A tal proposito, nel rapporto al 20° Congresso nazionale del PCC dello scorso ottobre, il presidente aveva affermato che “il nostro Paese è entrato in un periodo di sviluppo in cui le opportunità strategiche, i rischi e le sfide sono concomitanti e incertezze e fattori imprevisti stanno aumentando. […] Dobbiamo quindi essere più consapevoli dei potenziali pericoli, essere preparati ad affrontare gli scenari peggiori ed essere pronti a resistere a forti venti, acque agitate e persino tempeste pericolose“.

Li Haidong, professore presso l’Istituto di relazioni internazionali dell’Università Cinese degli Affari Esteri, ha dichiarato venerdì al Global Times che “i leader che sono stati eletti oggi hanno dimostrato di essere leader qualificati e di successo con saggezza e visioni strategiche negli ultimi 10 anni, basandosi sui notevoli risultati raggiunti. Il risultato dell’elezione fornisce fiducia all’intera società e fornisce anche certezza alla comunità internazionale poiché tutte le nazioni vedranno la forte stabilità politica e la coerenza della Cina“. Secondo il professor Li, la Cina continuerà a svolgere un ruolo costruttivo nella promozione della pace e dello sviluppo nel mondo e a dare il suo contributo per guidare la ripresa globale e per promuovere, riformare e migliorare la globalizzazione, in un momento in cui la tendenza alla globalizzazione sta subendo un contraccolpo dovuto all’ordine iniquo e ingiusto dominato dall’Occidente.

In seguito alla sua rielezione, il presidente Xi Jinping ha ricevuto messaggi di congratulazioni da parte di numerosi capi di Stato e di governo stranieri. “La decisione adottata dall’Assemblea Nazionale del Popolo cinese dimostra che Xi, in quanto capo di Stato, gode di un elevato prestigio e che le strategie da lui formulate per promuovere lo sviluppo economico e sociale della Cina e per salvaguardare gli interessi della Cina sulla scena internazionale hanno ottenuto il sostegno dei cinesi”, ha commentato il presidente russo Vladimir Putin, aggiungendo di credere fermamente che con gli sforzi congiunti di entrambe le parti, la cooperazione Russia-Cina in vari campi continuerà a dare risultati fruttuosi.

Da parte sua, il leader nordcoreano Kim Jong-Un ha affermato di ritenere che le tradizionali relazioni di cooperazione amichevoli tra la Repubblica Popolare Democratica di Corea e la Cina continueranno ad approfondirsi e svilupparsi in conformità con i desideri comuni dei due Partiti e dei due popoli e secondo le esigenze della nuova era.

Il segretario generale del Partito Comunista del Vietnam, Nguyễn Phú Trọng, e il neoeletto presidente della Repubblica Socialista del VietnamVõ Văn Thưởng, si sono a loro volta congratulati con Xi Jinping per la sua rielezione.

Nella stessa giornata di venerdì, l’organo legislativo cinese ha anche approvato un piano di riforma delle istituzioni del Consiglio di Stato. “Con la riforma istituzionale, la Cina stabilirà gradualmente un sistema di mercato più unificato e aperto con una concorrenza ordinata, ponendo le basi istituzionali per la continua spinta del Paese a costruire un mercato nazionale unificato, che è ritenuto fondamentale per accelerare il modello di sviluppo della doppia circolazione”, in base a quanto riportato dal Global Times. Secondo i fautori della riforma, questa rappresenta un passo importante per migliorare la capacità e l’efficienza della governance nel quadro della spinta alla modernizzazione della Cina.

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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