L’opposizione Cgil sul piede di guerra: inopportuna la passerella offerta alla premier
“Meloni, pensati sgradita!”. Eliana Como, portavoce dell’opposizione interna Cgil, salirà domani sul palco del congresso Cgil con uno scialle su cui campeggerà questa scritta. Lo scialle è stato mostrato in anteprima, in collegamento da Rimini, con la trasmissione Un Giorno da Pecora di RaiRadio1, e riassume lo sconcerto e l’ostilità di vasti settori di delegati e iscritti Cgil rispetto all’invito formulato dalla dirigenza di Corso Italia nei confronti della premier in carica e leader del partito erede sia del personale sia dell’arsenale simbolico neofascista del Msi.
Eliana Como, nella sua veste di prima firmataria di Le Radici Del Sindacato, il documento di opposizione alla linea di Landini, ha voluto richiamare la performance di una nota influencer al recente festival di Sanremo in aperta polemica con il sapore festivaliero che la segreteria Cgil ha voluto per questo congresso: «poca discussione nel merito, molta passerella e spazio a profusione solo per i discorsi di apertura e chiusura del segretario nazionale. In più l’irrituale megafono offerto alla premier a pochi giorni dalla grande manifestazione antifascista di Firenze promossa proprio dalla FLC Cgil dopo le minacce del ministro Valditara a una preside poco accondiscendente con lo squadrismo e, soprattutto, mentre sulla spiaggia di Steccato di Cutro ancora si ripescano corpi dopo la strage di naufraghi di tre settimane fa», spiega a Popoffquotidiano.
L’intervento della premier, per il quale è stata data da Landini, la disposizione di non fischiare, è previsto per venerdì 17 quasi a chiudere i lavori congressuali. Tuttavia l’area di opposizione interna non resterà impassibile e annuncia l’intenzione di mettere in atto una forma di protesta composta ma assolutamente visibile e che proverà a coinvolgere il malcontento diffuso per l’arrivo al PalaCongressi di Giorgia Meloni.