L’Unione Europea, completamente genuflessa agli Stati Uniti, provoca la Cina. Borrell: “Le marine dei paesi UE inviino navi da guerra nello stretto di Taiwan”.
Borrell provoca la Cina
Tra una dichiarazione contro la Russia e una suprematista (con la citazione sui “conquistadores”), Josep Borrell, Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza ha trovato il tempo di provocare anche la Repubblica Popolare Cinese.
Il politico dell’UE con spiccate tendenze colonialiste ha dichiarato che Taiwan rappresenta “la nostra preoccupazione economica, commerciale e tecnologica”, e che per questo chiederà alla Marina Militare di ogni paese Europeo di “pattugliare lo Stretto di Taiwan, per dimostrare l’impegno dell’Europa per la libertà di navigazione in quest’aerea critica”.
Pertanto, al rappresentante UE non basta il gettare benzina sul fuoco del conflitto Russo-Ucraino, ma vuole andare ben oltre, a giocare con il fuoco del conflitto USA-Cina.
“Coloro che giocano con il fuoco, periranno per esso” è un’espressione che affonda le radici nel periodo dell’Antica Cina, proveniente dall’opera “Zuo Zhuan” del Filosofo Zuo Qiuming, il cui insegnamento è tanto semplice quanto importante: inimicarsi il proprio avversario ti farà, prima o poi, finire nei guai.
Il 2 agosto del 2022, Zhao Lijian, Portavoce del Ministero degli Affari Esteri della Cina, rilasciò una dichiarazione, che per essere compresa va scritta in lingua originale poi tradotta con le proprie specificità e interpretazioni: 我们要再次正告美方,中方正严阵以待,中国人民解放军绝不会坐视不管»
Tale dichiarazione è traducibile come “Vogliamo chiarire ancora una volta agli Stati Uniti che la Cina è completamente preparata per qualsiasi evenienza, e che l’Esercito Popolare di Liberazione non resterà mai a guardare“, ma ad uno sguardo più attento, “严正以待” potrebbe essere tradotto come “è vigile, e pronto per la battaglia”.
Anche “严正以待”, nella dichiarazione del funzionario cinese, affonda le sue radici nella storia dell’Antica Cina, e compare per la prima volta nel Zizhi Tongjian, opera pubblicata durante la dinastia Song (960 d.C – 1279 d.C), che racconta oltre 1.400 anni di storia cinese.
Non è la prima volta che il Rappresentante UE si lascia andare a dichiarazioni anti-cinesi, così come non è la prima volta che l’UE si schiera con Taiwan e Tsai Ing-wen.
* Da Collettivo Shaoshan