Non bisogna sottovalutarla. È la cosa con cui abbiamo più a che fare, la incontriamo quotidianamente e ci rende la vita difficile: è la stupidità. E non c’è modo di sfuggirle. Per quanto selezionati e ristretti siano gli ambienti che frequentiamo, non riusciremo ad evitarla. È una sorta di assioma: ogni minoranza di persone intelligenti è composta da una maggioranza di stupidi.
Ma non solo, non c’è nemmeno modo di rimanerne immuni. La stupidità è una sorta di buco nero che a ogni momento può fagocitare i nostri pensieri e le nostre azioni. È come se ci muovessimo su un piano inclinato, al cui estremo più basso sta la stupidità. Una sorta di forza di gravità ci spinge verso di lei. Se quindi è pressocché impossibile che uno stupido compia azioni intelligenti, succede più spesso di quanto si possa pensare che la persona intelligente faccia stupidaggini.
Molte sono le domande che ci possiamo fare: come si riconosce uno stupido? Come incide la stupidità nella società? Sono più stupidi gli uomini o le donne? i ricchi o i poveri? Esiste una relazione tra stupidità e ignoranza? Ci sono religioni più stupide di altre? Quale sistema politico è più propizio per la stupidità? Ci sono legami tra idee politiche e stupidità? Esiste un decalogo per difendersi da lei? In che modo lo stupido usa i social network? La stupidità sta aumentando o sta diminuendo? La specie umana è veramente la più intelligente?
In questo dialogo immaginario a queste e ad altre domande risponde proprio la Stupidità.
Ciao, un titolo come questo non poteva che attirarmi, anche io vengo dal PCI. Tornerò, mi piace la musica di un certo vento.