Iniziamo con la denuncia penale in Belgio contro la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a titolo personale nel caso SMS con Pfizer. Il caso risale al 2020, quando la Von der Leyen guidò personalmente la negoziazione con Pfizer/BioNTech delle autorizzazioni condizionate all’immissione in commercio dei vaccini. È accusata di aver fatto le veci del governo federale belga durante la pandemia di Covid-19, negoziando un mega accordo per i vaccini SMS con il CEO di Pfizer Albert Bourla, in cui è stato negoziato un affare da un miliardo di dollari.

di Juan Lopez Paez – Mundo Obrero

L’accusa non è di poco conto, in quanto prevede le accuse di “usurpazione di funzioni e titoli”, “distruzione di documenti pubblici” e “appropriazione indebita di interessi e corruzione”. La Von Leyen è accusata di essersi sostituita “senza alcun mandato” agli Stati membri dell’UE – compreso il governo federale belga – negoziando “direttamente e segretamente”, in particolare tramite SMS.

Il giornalista Alexander Fanta ha presentato all’esecutivo dell’UE una richiesta di accesso pubblico a questi messaggi e ad altri documenti relativi a questi scambi per conto di netzpolitik.org, sulla base dell’articolo 42 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE, che conferisce ai cittadini dell’UE il diritto di accesso ai documenti dell’UE, “indipendentemente dal supporto utilizzato per tali documenti”. La Commissione ha rifiutato di fornire informazioni perché “non è stato possibile reperire alcun documento che rientri nell’ambito della vostra richiesta”. In un primo momento, nella sua risposta ufficiale, ha persino negato l’esistenza di tali notizie. Fanta ha ricevuto solo un’e-mail, una lettera e un comunicato stampa, ma non gli SMS. In seguito al rifiuto della Commissione, i redattori di netzpolitik.org hanno presentato una denuncia al Mediatore europeo.

A ciò ha fatto eco l’europarlamentare liberale olandese Sophie in’t Veld in un’interrogazione scritta all’esecutivo dell’UE sull’opacità della Commissione, in seguito alla quale il Mediatore europeo, Emily O’Reilly, ha avviato un’indagine nel gennaio 2022 per valutarla e ha sostenuto che: “Se i messaggi di testo si riferiscono a politiche e decisioni dell’UE, dovrebbero essere trattati come documenti dell’UE”.

In risposta, la commissaria europea per i valori mobiliari e la trasparenza Věra Jourová ha ridicolmente affermato che i messaggi di testo potevano essere stati cancellati a causa della loro “natura effimera e di breve durata”. Al che l’eurodeputato dei Verdi Daniel Freund ha chiesto una gestione moderna dei messaggi via Messenger. “Oggi Signal, WhatsApp e Slack sono utilizzati per governare. Di conseguenza, questi messaggi dovrebbero essere soggetti alla libertà di informazione, oppure dovrebbe essere vietato l’uso di SMS e messenger per le comunicazioni ufficiali”.

In un articolo del quotidiano statunitense The New York Times pubblicato nell’aprile del 2021, il capo ufficio di Bruxelles del giornale ha raccontato che in quei messaggi c’è materiale critico di come tra il dirigente Pfeiffer e il politico si sia instaurato “un legame” ed entrambi hanno riconosciuto che i loro scambi, per iscritto e nelle telefonate, sono stati profondi, entrando nel merito dell’acquisto di 1,8 miliardi di dosi da parte di Pfizer che, con il suo partner tedesco più piccolo, BioNTech, ha prodotto il primo vaccino Covid-19 ad ottenere l’approvazione normativa nell’Unione Europea.

In seguito, il quotidiano statunitense The New York Times, dopo aver scoperto l’ingerenza personale della von der Leyen, il 25 gennaio 2023 ha intrapreso un’azione legale per costringere la Commissione europea a pubblicare i messaggi di testo scambiati tra la presidente e l’amministratore delegato di Pfizer, presentando una denuncia alla Corte di giustizia dell’UE.

In occasione di una riunione speciale del comitato CE nell’ottobre 2022, l’eurodeputato croato Milav Kolakusic ha pubblicato un messaggio pubblico in cui chiedeva al Presidente della Commissione europea di produrre questi messaggi. Milav Kolakusic ha dichiarato: “Signora Von Der Leyen, conosciuta come la signora dei 4,5 miliardi di dosi. Oggi 10 eurodeputati le hanno posto la seguente domanda: quando presenterà ai membri del Parlamento europeo e ai cittadini dell’UE, che lei dovrebbe rappresentare, la comunicazione che ha avuto con Pfizer durante la procedura di acquisto di 4,5 miliardi di dosi di vaccini in un momento in cui non vi era alcuna prova dell’efficacia e soprattutto della sicurezza contro gli effetti nocivi di questo prodotto? Pensate, 4,5 miliardi per 450 milioni di persone”.

I politici tedeschi e il caso penale “Cum-Ex

Il cancelliere tedesco Scholz sta affrontando un procedimento penale in relazione al caso Cum-Ex.

In un articolo di elcomun.es “La crisi di fiducia dell’Europa si diffonde con la frode fiscale e il riciclaggio di denaro” pubblicato il 29 marzo, ho descritto il tipo di evasione fiscale e di frode fiscale aggravata nell’UE chiamato “CumEx”, titolo che si riferisce alla quotazione di azioni con (“cum” in latino) e senza (“ex”) dividendi.

L’attenzione si concentra sull’attuale cancelliere federale Olaf Scholz e sul suo ruolo di 5 anni fa come primo sindaco di Amburgo nelle indagini sull’evasione fiscale di una banca privata di Amburgo, MM Warburg & Co.

Il processo per il quale è stato convocato davanti a una commissione d’inchiesta è legato al caso di evasione fiscale Cum-Ex che ha fatto scalpore in Germania. Secondo quanto riportato, Scholz aveva legami con una delle banche di Amburgo coinvolte nello schema: si incontrò tre volte con gli azionisti di MM Warburg & Co: Christian Olearius e Max Warburg, e discusse con loro la procedura fiscale. A quel punto, Olearius era già indagato per grave evasione fiscale e la banca era stata perquisita. Olearius era un potenziale evasore fiscale in un certo caso fiscale in corso, voleva evitare che il fisco chiedesse la restituzione dei rimborsi fiscali fraudolenti ottenuti e lo giustificava, tra l’altro, con i rischi economici per la banca, mentre in realtà stava difendendo il patrimonio privato di una delle più ricche dinastie di Amburgo. Sembra un po’ come se un rapinatore di banche dicesse, al momento dell’arresto: “Non vi restituirò il bottino o andrò in bancarotta!

Il primo incontro tra Scholz e i banchieri è stato organizzato da due influenti membri dell’SPD di Amburgo, un mentore personale (l’ex senatore degli interni dell’SPD Alfons Pawelczyk) e una mente di Scholz (l’ex deputato dell’SPD e lobbista delle armi Johannes Kahrs).

La truffa Cum-Ex è un enorme schema di abuso di agevolazioni fiscali che ha permesso a banche e investitori di ottenere rimborsi fiscali che non hanno mai pagato.

Come funziona il Cum Ex: nelle transazioni cum-ex, gli investitori istituzionali (ad esempio fondi o banche) spostavano le azioni intorno alla data del dividendo in un carosello di azioni, in modo che lo Stato non potesse più sapere chi possedeva effettivamente le azioni al momento del pagamento del dividendo. Semplificando, la truffa funziona come consegnare una bottiglia di birra al supermercato e mettere la ricevuta di deposito nella fotocopiatrice, per poi andare alla cassa del supermercato con gli amici e raccogliere diversi depositi. La differenza è che lo scontrino copiato viene riconosciuto. La cassa del supermercato è l’ufficio delle imposte, e non si tratta di pochi centesimi, ma di miliardi di euro

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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