Fidel Castro e Gianni Minà
Gianni Minà si è da sempre interessato al  continente latinoamericano, ha incontrato e intervistato leader come Hugo Chavez e Fidel Castro, ha parlato e scritto molto di quella realtà.
Un esempio e un ricordo.
Gianni Minà il 18 marzo 2015 partecipò all’iniziativa di Alessandro Di Battista e Di Stefano del M5s, L’ Alba di Una Nuova Europa. Scopo era  quello di prendere ad esempio il processo di rottura avvenuto in America Latina dalla dominazione degli Stati Uniti,prendendo come modello i paesi dell’ Alianza bolivariana para Las Americas, ALBA, per i paesi del sud Europa. Oltre agli economisti Luciano Vasapollo e Joaquin Arriola, il segretario  di Alba, il venezuelano Bernardo Alvarez, il viceministro degli Esteri  del Nicaragua, Alba Beatriz, i rappresentanti diplomatici di Ecuador, Bolivia e Cuba, ha partecipato anche Gianni Minà.                                                 Gianni Minà ha esordIto affermando che era presente per imparare come l’esperienza di ALBA per l’Italia ed il sud dell’Europa. Ha criticato un’informazione, o meglio una disinformazione, che negli Stati Uniti ed in Europa ha raccontato le esperienze dell’ALBA, secondo il punto di vista degli interessi e politici dominanti, descrivendo i leader e i processi di cambio come folkloristici, populisti o, peggio, dittatoriali. A Minà che da tempo segue le vicende latinoamericane è sembrato un miracolo che in un luogo come il Parlamento italiano si parli con i diretti interessati della Alianza Bolivariana. Minà ha anche ricordato che se qui il nemico è la Troika, BCE, Comissione Europea e Fondo Monetario, prima della formazione di ALBA, vi era anche in Sud America una Troika costituita da Washington, Banca Mondiale a devastare economie e popoli.
Gianni Minà è morto lo scorso 27 marzo a 85 anni. E’ stato testimone di varie realta’, non solo l’ America Latina, e le ha raccontate in interviste, articoli e libri. Gianni Minà sarà ricordato e mancherà.



Gianni Minà

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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