di Franco Astengo
1) Appare del tutto evidente la strumentalità con la quale il governo ha tirato fuori dal cassetto il tema della riforma costituzionale della forma di governo: senza neppure avere le idee chiare tra presidenzialismo e premierato. Strumentalità rivolta in due direzioni: la prima nell’uso del tema delle riforme come arma di distrazione di massa rispetto alle precipitanti questioni di carattere internazionale ed economico – sociale; la seconda nel tentativo di disarticolare ancora di più le opposizioni incamerando anche qualche pezzo di centro grazie all’assoluta inconsistenza elettorale di cui questo settore del sistema politico italiano soffre (inevitabilmente. dato l’acuirsi delle contraddizioni in atto). Il governo si appella al rafforzamento della “governabilità” tema su cui è bene rammentare come questa maggioranza sia stata formata grazie a una formula elettorale che presenta evidenti profili di incostituzionalità;
2) Dal punto di vista dell’opposizione di centro – sinistra questo stato di cose in atto può rappresentare un punto di riferimento nell’obiettivo di costruire un blocco politico – culturale (in parte ancora ereditato dall’opposizione nel referendum del 2016) che può risultare consistente se si pensa di delineare con precisione la sottile linea di faglia che separa il “potere” dalla “governabilità”. Sarà sulla base della precisione nel definire questa differenza che si potrò costruire la base di quella che è stata definita “coalizione anti – autoritaria;
3) E’ infatti il caso di sostenere con forza come la Costituzione Repubblicana presenti il tema della forma di governo e di conseguenza della governabilità quale frutto di un paziente lavoro di tecnica democratica fondata sulla istituzionalizzazione della rappresentanza: paziente lavoro da cui emana il potere democratico costituzionale. Viceversa se il potere sorge come risultato di una forzatura plebiscitaria con protagonista “il soggetto” anziché “i soggetti” allora ci troviamo su di un terreno posto al di fuori dal recinto costituzionale (così come era fuori dall’arco costituzionale il MSI diretto progenitore del partito attualmente di maggioranza relativa).