Foto di Cristina Rinaldi
Un folto gruppo di cittadine e cittadini sono dal 23 giugno in digiuno di protesta con Davide Tutino per il diritto all’informazione sui Referendum.
Dal 21 aprile 2023 stiamo raccogliendo firme su tre quesiti referendari:
- per smettere l’invio anticostituzionale di armi all’Ucraina,
- per cancellare l’esportazione e il transito sul territorio italiano di armamenti destinati a Paesi in guerra,
- per contrastare la privatizzazione dei servizi per la salute e il conflitto di interessi nei fondi pubblici per la sanità.
Occorrono almeno 500.000 firme che devono essere raccolte entro 90 giorni, affinché ognuno dei quesiti sia dichiarato ammissibile, ma il grave silenzio dei media su questi referendum è totale (con la sola eccezione de “ Il Fatto Quotidiano”) e i cittadini non sono stati informati. I tempi stringono, mancano ormai poche settimane al termine della raccolta firme.
Per questo Davide Tutino ha deciso di mettere il suo corpo come strumento di pace ed è in sciopero della fame dal 3 giugno. Dopo 25 giorni di digiuno, è molto provato e accusa diversi sintomi che potrebbero portarlo a situazioni patologiche anche gravi. Temiamo per la sua salute, ma al contempo ammiriamo la sua coerenza e la sua determinatezza, che lo stanno portando avanti fino a che il silenzio dei media verrà interrotto o fino al termine della raccolta firme.
Un numeroso gruppo di attivisti volontari ha deciso di unirsi alla protesta nonviolenta di Davide e da sei giorni è partita la Staffetta dello sciopero della fame, che lo accompagnerà fino al termine della raccolta firme. Diversi gruppi si stanno alternando con un calendario ordinato e definito per uno sciopero della fame che parte da un minimo di 24 ore. Ogni giorno si aggiungono nuovi volontari; sul canale Telegram – Staffetta della Pace – si possono avere informazioni per poter aderire.
Anch’io ho deciso di partecipare a questo strumento nonviolento di protesta collettiva, perché credo nella sua forza straordinaria, come la storia ci ha insegnato. E così mercoledì 28 giugno ho partecipato a questo sciopero della fame per quel breve tempo che la mia salute e la mia età avanzata me lo consentono.
I referendum si possono firmare on-line, presso tutti i Comuni di residenza e presso i banchetti organizzati in diverse città. Per informazioni rivolgersi al sito: www.generazionifuture.org
Questo è un video in cui spiego la mia decisione di partecipare alla staffetta per la pace: https://www.facebook.com/groups/565807505225564/permalink/636768061462841
Cristina Rinaldi