Ucraina, esercitazioni in vista di possibile attacco alla centrale nucleare
Nelle regioni ucraine di Dnipropetrovsk e Zaporozhye oggi si sono svolte esercitazioni su larga scala promosse dalla protezione civile. Lo scenario ipotizzato e riprodotto dalle autorità ucraine, è quello di un attacco russo alla vicina centrale nucleare di Energodar (sotto controllo di Mosca), in seguito al quale vengono registrate emissioni radioattive.
A questi addestramenti, riferisce il ministro dell’interno ucraino, hanno preso parte 8000 persone e circa 350 veicoli speciali.
Recentemente a Kiev sono stati installati ulteriori sensori per misurare il livello delle radiazione, nonostante il ministro della salute ucraino Viktor Lyashko ha dichiarato che la capitale non subirà le conseguenze in caso di un attacco alla centrale.
In Ucraina le autorità proseguono ad accusare la Russia di voler colpire la centrale nucleare, anche se non è chiaro per quale ragione dovrebbe farlo, dato che l’impianto di Energodar si trova sotto controllo russo e quindi ne pagherebbe più di tutti le conseguenze.
Le autorità statunitensi la pensano diversamente da Kiev. Pochi giorni fa John Kirby, il Direttore per la comunicazione strategica della Casa Bianca, ha affermato che non ci sono segnali del fatto che la Russia abbia intenzione di usare armi nucleari in Ucraina, così come di sabotare la centrale nucleare. In ogni caso gli USA non nascondono di seguire con attenzione la situazione.
La Russia a sua volta ritiene che sia Kiev a minacciare costantemente la sicurezza della centrale di Energodar, più volte bombardata e bersagliata da droni kamikaze ucraini.