Il 3 luglio, la Bielorussia ha celebrato la propria festa nazionale, per ricordare la liberazione del Paese dall’occupazione nazista nel 1944. In quest’occasione, il presidente Aljaksandr Lukašėnka ha ricordato l’importanza del patrimonio storico e culturale nazionale per garantire l’indipendenza del Paese.

Il 3 luglio, la Bielorussia ha celebrato la propria festa nazionale, denominata Giorno dell’Indipendenza della Repubblica di Bielorussia (Дзень Незалежнасці Рэспублікі Беларусь). Questa celebrazione avviene in ricordo della liberazione di Minsk dall’occupazione nazista, avvenuta il 3 luglio 1944. La decisione di celebrare la festa nazionale in occasione di questa ricorrenza venne presa in seguito all’approvazione del referendum nazionale del 24 novembre 1996, su proposta del presidente Aljaksandr Lukašėnka.

Nella giornata di ieri, lo stesso Lukašėnka ha tenuto un discorso alla nazione per le celebrazioni nella capitale Minsk: “Cari amici! Il futuro della Bielorussia è creato dai vostri sogni e dalle vostre aspirazioni che si realizzano grazie al duro lavoro e alla responsabilità di ciascuno di noi. Abbiamo una terra, un Paese: la nostra cara Bielorussia. Questo è il nostro valore più grande. Loro [la generazione dei vincitori] ce lo ha lasciato in eredità per prendercene cura. E lo faremo. Ora tocca ai giovani. Prendetevi cura di questa terra, non ne avrete un’altra“, ha detto il presidente rivolgendosi ai bielorussi.

La Grande Guerra Patriottica ha insegnato ai bielorussi ad apprezzare la vita, la pace e la libertà. Pertanto, oggi, 3 luglio, nel giorno della liberazione della nostra capitale, Minsk, celebriamo il Giorno dell’Indipendenza della Bielorussi. Sono molto felice di vedere i giovani dalla Russia, dall’Armenia, dal Kirghizistan, che partecipano al progetto “treno della memoria”, che sono venuti a condividere con noi questa giornata di festa. Nel tempo, il treno riunirà sicuramente tutti gli eredi delle nazioni vittoriose da tutte le repubbliche dell’Unione Sovietica. Ne sono assolutamente convinto. Dopo tutto, condividiamo un ricordo di quella guerra, una vittoria e una verità!“.

Manifestazioni per la giornata della festa nazionale si sono tenute anche nella altre principali città del Paese, come Vitebsk (Viciebsk), Grodno (Hrodna), Gomel’ (Homel’), Mogilëv (Mahilëŭ) e Brest (Brėst).

In serata, Lukašėnka ha preso parte ad un’altra celebrazione in occasione di un gala di premiazione svoltosi nel principale teatro di Minsk: “Stasera è una bella serata. Corona gli eventi festivi dedicati al Giorno dell’Indipendenza del nostro Paese. Come concordato all’epoca, lo celebriamo qui, nel nostro Teatro Bol’šoj. Sono lieto di vedervi tutti in buona salute e mi congratulo con voi per questa fantastica giornata di festa!“, ha detto il capo dello Stato.

Il presidente ha sottolineato che per i bielorussi l’indipendenza è libertà e vita regalata dalla generazione dei vincitori: “Ricordiamo che in diversi periodi della storia i nostri antenati hanno difeso questa libertà non solo con le armi in mano“, ha detto il leader bielorusso.

Nessuna nazione al mondo può essere veramente indipendente senza un ricco patrimonio culturale e una solida base spirituale“, ha sottolineato ancora Aljaksandr Lukašėnka. “Voi, gente d’arte, createlo. Siete voi che catturate il momento storico, visualizzandolo in parole, musica, pittura, architettura e scultura, su pellicola, su supporto digitale. In altre parole, fate la cronaca della vita di una generazione, la vita del nostro Stato. Moriremo un giorno, ma tutto questo rimarrà“.

Il vostro lavoro è ciò che chiamiamo memoria storica e tesoro nazionale. Questo è ciò che ci rende una nazione ed è una delle condizioni per la nostra sovranità“, ha aggiunto il capo dello Stato. Il leader bielorusso ha inoltre sottolineato che dipende in gran parte dai maestri d’arte se l’indipendenza della Bielorussia sarà rafforzata e trasmessa di generazione in generazione.

Il presidente Lukašėnka ha anche ricevuto numerosi messaggi di congratulazioni da parte dei leader di altri Paesi. In particolare, il capo di Stato e il popolo bielorusso hanno ricevuto i saluti dei leader di Russia, Cina, Azerbaigian, Tagikistan, Uzbekistan, Arabia Saudita, Egitto, Kirghizistan, Turchia, Turkmenistan, Vietnam, Indonesia, Myanmar, Zimbabwe, Venezuela, Nicaragua, Mongolia, Palestina, Tanzania e Ordine di Malta.

Questa festa è di particolare importanza non solo per i bielorussi, ma anche per i russi, poiché è associata a un evento significativo nella nostra storia comune: la liberazione di Minsk dagli invasori nazisti“, si legge nel messaggio inviato dal presidente russo Vladimir Putin. “I legami di amicizia fraterna e assistenza reciproca, rafforzati durante i duri anni della guerra, rimangono una base affidabile per le relazioni alleate russo-bielorusse. Ciò è pienamente confermato oggi, nel momento in cui i nostri Paesi stanno affrontando insieme minacce e sfide esterne molto gravi. Sono fiducioso che costruendo sistematicamente legami bilaterali positivi in tutte le aree, rafforzando le istituzioni dello Stato dell’Unione, saremo in grado di superare qualsiasi difficoltà e difendere i legittimi interessi dei nostri Paesi sulla scena internazionale“.

Sotto la tua solida leadership, la costruzione della nazione in vari campi nel vostro Paese si sta sviluppando in modo dinamico, cosa che la Cina, essendo un partner strategico sotto tutti gli aspetti, accoglie sinceramente con favore“, ha dichiarato invece il presidente cinese Xi Jinping. “La Cina sostiene risolutamente il percorso di sviluppo della Bielorussia, che corrisponde al suo percorso nazionale secondo le caratteristiche e le misure adottate dal governo del vostro Paese per promuovere lo sviluppo dello Stato“, si legge nel messaggio di congratulazioni. “Attribuisco grande importanza allo sviluppo delle relazioni sino-bielorusse e sono pronto a collaborare con voi per portare i rapporti sino-bielorussi per uno sviluppo sano e stabile ad alto livello“.

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Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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