Il volume delle importazioni di petrolio russo in India ha raggiunto nuovamente livelli record nel mese di giugno. Secondo la società di analisi Kpler, citata da Bloomberg, il mese scorso le forniture giornaliere di petrolio dalla Russia all’India sono salite a 2,2 milioni di bpd. Si tratta del decimo mese consecutivo di livelli record.

Victor Caton, responsabile dell’analisi dell’offerta di greggio di Kpler, osserva che a giugno il volume di petrolio russo importato dall’India ha nuovamente superato i volumi di fornitura combinati di Arabia Saudita e Iraq. Tuttavia, Kpler prevede che il volume di petrolio che l’India acquista dalla Russia potrebbe raggiungere un limite nei prossimi mesi a causa di problemi infrastrutturali e della necessità di mantenere buone relazioni con altri fornitori.

L’Indian Oil Corp. di proprietà dello Stato indiano e la più grande holding del Paese, la Reliance Industries Ltd., sono stati i maggiori acquirenti di greggio russo negli ultimi due mesi. Gli analisti stimano che le importazioni di greggio russo degli Urali in India a giugno abbiano raggiunto un altro record di 1,5 milioni di barili al giorno.

Bloomberg ha attribuito l’aumento delle forniture al fatto che il petrolio russo viene venduto a un prezzo inferiore rispetto a quello proveniente da altri Paesi.

Il Servizio doganale federale russo ha citato l’India come uno dei Paesi che ha sostituito l’Unione Europea nel commercio estero russo. L’India, insieme alla Cina, è diventata anche uno dei principali acquirenti di carbone, petrolio e gas russo. Indian Oil ha dichiarato che l’India aumenterà la quota delle importazioni di petrolio russo al 30% entro il 2024.

Petrolio russo pagato in yuan

Nella vicenda c’è un altro aspetto molto interessante che rientra nell’ambito della tendenza mondiale alla de-dollarizzazione e quindi all’utilizzo di valute alternative al biglietto verde che gli Stati Uniti troppo spesso utilizzano come arma di ricatto. 

Le raffinerie di petrolio indiane hanno iniziato a pagare parte dei loro acquisti di petrolio dalla Russia in yuan. A riferirlo è l’agenzia Reuters. 

Tre fonti della Reuters hanno detto che Indian Oil Corp, il più grande acquirente di petrolio della Russia, è stata la prima compagnia statale indiana a pagare parte del suo petrolio in valuta cinese a giugno. Anche due delle altre tre raffinerie private indiane pagano parte delle importazioni russe in yuan.

La Reuters non fa i nomi delle raffinerie private che sono passate parzialmente ai pagamenti in yuan. Tuttavia, l’agenzia fa notare che le raffinerie private indiane Reliance Industries Ltd e HPCL Mittal Energy Ltd non hanno risposto a una richiesta di commento.

Il 4 maggio, la Reuters ha riferito che l’India e la Russia hanno deciso di abbandonare il meccanismo di regolamento nella valuta nazionale indiana perché era svantaggioso e creava uno squilibrio commerciale. Il regolamento tra i due Paesi è proseguito in dollari USA. Le fonti della Reuters hanno chiarito che per la Russia era sconveniente utilizzare la valuta nazionale indiana e che Mosca voleva essere pagata in altre valute, ad esempio lo yuan cinese. Altre fonti occidentali affermano che il petrolio russo venga pagato non solo in yuan, ma anche in altre valute, come il dirham degli Emirati Arabi Uniti

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-record_di_petrolio_russo_in_india_che_paga_in_yuan/5694_50281/

Di Red

„Per ottenere un cambiamento radicale bisogna avere il coraggio d'inventare l'avvenire. Noi dobbiamo osare inventare l'avvenire.“ — Thomas Sankara

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