I dati ISTAT elaborati sul primo semestre dell’anno mostrano come a impoverirci giorno dopo giorno, se non ci fosse l’inflazione, ci pensano gli speculatori del mercato. Infatti, l’inflazione a giugno 2023 su base annua è pari al +6,4%. I prezzi del carrello della spesa sull’anno sono invece aumentati dell’11,2%, con picchi in particolare sui beni alimentari.
Tante associazioni dei consumatori hanno puntato il dito contro la speculazione, che farà pagare in media a ogni famiglie 1.389 euro in più all’anno. Persino il presidente dell’Antitrust ha sottolineato che a subirne maggiormente il peso sono i lavoratori a reddito fisso e i meno abbienti in generale. Quanto ancora saremo costretti a pagare i profitti di tanti aguzzini?
Va introdotto al più presto un salario minimo orario fissato per legge ad almeno 10 euro, che deve essere indicizzato al costo della vita. Per poi rilanciare la lotta per migliorare le condizioni materiali dei settori popolari!
Marta Collot Pap UP