Orsini senza freni verso il direttore di Repubblica, Molinari: “Quest’uomo ne sa di sicurezza internazionale quanto Pinocchio col suo bravo abbecedario nuovo sotto il braccio”.

Orsini contro Molinari, nuovo round

Continua senza esclusione di colpe la “guerra” tra Alessandro Orsini e i grandi giornali mainstream italiani. In particolare La Repubblica non manca mai di bacchettare il professore, che puntualmente replica con bordate dalle sue pagine social.

L’ultima sberla virtuale di Orsini è arrivata con queste parole dedicate in particolare al direttore della testata del gruppo GediMaurizio Molinari:

“Quest’uomo, che ne sa di sicurezza internazionale quanto Pinocchio col suo bravo abbecedario nuovo sotto il braccio, ha avviato una campagna d’odio contro di me da un anno e mezzo che non mi consente di vivere una vita normale in un Paese libero. Tutte le volte che ricevo un invito pubblico devo sedermi intorno a un tavolo per fare una stima di tutti gli insulti che riceverò e delle menzogne che Repubblica pubblicherà sul mio conto.”

Continua il professore di sociologia del terrorismo internazionale: “Per rappresentarmi falsamente come un nemico del popolo ucraino, Maurizio Molinari e il suo modesto vice direttore non hanno mai riportato la mia condanna dell’invasione russa e non hanno mai scritto che nel 2018 in Senato ero l’unica voce in Italia ad essere favorevole alle sanzioni perché temevo che la crescita del Pil russo, e i conseguenti investimenti nella difesa, avrebbero accresciuto il rischio dell’invasione dell’Ucraina. Altro che nemico del popolo ucraino: mi sono sempre preoccupato di proteggerlo.”

E ancora: “Poi è arrivata la menzogna del suo modesto vicedirettore secondo cui avrei previsto una rapida vittoria della Russia manipolando il significato di una mia frase a Piazza Pulita quando, al contrario, avevo previsto la sirianizzazione della guerra, cioè una guerra lunga. Poi l’accusa di essere una “spia russa nei talk show” con tanto di foto segnaletica. Poi la notizia che i russi combattevano a Bakhmut con le pale ed io a spiegare che Putin avrebbe espugnato quella roccaforte con mezzi potentissimi.”

Continua Orsini: “Poi è arrivata Concita De Gregorio a invocare il mio allontanamento da Carta Bianca descrivendo i russi allo sbando ed io a spiegare che combattevano con feroce determinazione. L’ultima menzogna, pubblicata dal quotidiano diretto da questo signore che provoca rossore al giornalismo libero, è che alla mia lectio magistralis hanno partecipato soltanto quattro persone. Così scrive Repubblica: “Ma alla lectio magistralis di Orsini, alla fine, si sono ritrovati in quattro”. È falso. La foto della sala semivuota è stata scattata prima che iniziassi a parlare. Poi la sala si è riempita. Ad ogni modo, le visualizzazioni della lectio magistralis sono arrivate a 80,000, segno che il Consiglio Regionale del Veneto ha organizzato un evento di interesse pubblico.”

E in conclusione: “Quando sarà evidente che l’Ucraina non è in grado di liberare tutti i territori occupati dai russi, chiedete conto a Maurizio Molinari delle politiche della Casa Bianca che ha sempre difeso. Chiedetegli: -Caro Molinari, ora che l’Ucraina è devastata, tu che responsabilità morali hai nell’avere difeso le politiche che hanno condotto alla sua distruzione?- ”

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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