Il blocco Ecowas intende rimuovere la giunta militare golpista in Niger. La Costa d’Avorio fornirà “un contingente” di 850-1.100 uomini, insieme a Nigeria e Benin. Si va verso una pericolosissima escalation militare. Niamey accusa la Francia di un raid contro la guardia presidenziale.

Ecowas mobilita truppe contro il Niger

L’Ecowas,  Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, dopo una lunga riunione straordinaria ad Abuja, ha ordinato la mobilitazione delle forze armate dell’organizzazione dando il via libera ad un’operazione militare “il prima possibile”. Ad annunciarlo è stato il presidente della Costa d’Avorio Alassane Ouattara:  “I capi di stato maggiore faranno altre riunioni per finalizzare le cose ma hanno l’accordo della conferenza dei capi di Stato affinché l’operazione inizi il prima possibile”, ha detto Ouattara.

Il leader nigeriano Bola Tinubu, ha spiegato che il “fondamento del nostro approccio è dare priorità ai negoziati diplomatici e al dialogo”. Ma poi ha ricordato che “purtroppo il nostro ultimatum di sette giorni non ha prodotto il risultato desiderato”. 

E dunque, oltre ad annunciare un inasprimento delle sanzioni contro la giunta nigerina, l’Ecowas ha “ordinato al comitato dei capi dell’esercito” degli 11 Paesi dell’organismo “di attivare le forze in modalità d’attesa e ordinarne il dispiegamento” in vista di un possibile intervento.

È stato fissato per domani in Ghana, nella capitale Accra, un nuovo vertice dei Capi di Stato Maggiore da cui si attendono novità. Intanto Parigi, con una nota, sostiene le scelte dei paesi dell’area, ancora alleati con l’Occidente:  “La Francia dà il suo pieno sostegno a tutte le conclusioni dei leader dell’Africa occidentale che giovedì hanno deciso di dispiegare una forza di pronto intervento per riportare al potere il presidente del Niger Mohamed Bazoum“.

Accuse dai golpisti

I capi del regime golpista che ha preso il potere in Niger il 26 luglio affermano che la Francia ha violato lo spazio aereo del Paese, contravvenendo alla sua chiusura. Un aereo militare francese avrebbe compiuto la violazione “deliberatamente”, interrompendo ogni contatto con il controllo del traffico aereo nigerino dalle ore 6:39 alle 11:15 di oggi, secondo un comunicato riportato dalla tv nazionale.

Il Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (Cnsp), formato dai militari golpisti, ha accusato poi “la Francia ed i suoi complici” per un attacco avvenuto questa mattina contro una postazione della guardia nazionale a Bourkou Bourkou, vicino alla miniera d’oro di Samira.

Il Consiglio inoltre ha accusato la Francia di aver liberato “16 leader terroristi” arrestati a giugno dall’esercito nigerino. In una dichiarazione, il Cnsp ha denunciato che “l’esercito francese ha effettuato la scorsa notte in Niger un’operazione clandestina per liberare 16 leader terroristi”.

Dunque si corre verso un conflitto dagli esiti potenzialmente catastrofici: da un parte i paesi dell’Ecowas ancora sotto influenza francese e statunitense: Nigeria, Senegal, Ghana, Benin in primis, dall’altra, oltre al Niger, il Mali e il Burkina Faso che hanno dichiarato che qualsiasi aggressione alla giunta di Niamey sarà equiparata a un attacco alla loro stessa sovranità Contrari all’intervento anche Guinea e, soprattutto, Algeria.

E in ultimo il grande interrogativo sulla presenza dei consiglieri russi della Wagner in Niger: cosa faranno?

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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