Con una sfacciata incursione nel cuore della notte della scorsa settimana, dei ladri hanno portato via quasi tutte le attrezzature informatiche utilizzate per la pubblicazione del quotidiano comunista francese l’Humanité.

di C.J. Atkins – People’s World

L’attacco ha spinto la redazione a lanciare un appello d’emergenza alla solidarietà finanziaria rivolto ad amici e sostenitori in Francia e nel mondo.

Il furto arriva in un momento particolarmente dannoso per la pubblicazione, che ha quasi 120 anni, in quanto erano appena stati completati importanti aggiornamenti tecnologici e il personale si stava preparando per l’annuale Fête de l’Humanité, un enorme festival culturale ospitato dal giornale.

Nella notte tra il 16 e il 17 agosto, i criminali sono riusciti a introdursi nel complesso di uffici nel sobborgo parigino di Saint-Denis che ospita l’Humanité e diverse altre organizzazioni, tra cui l’Unione Nazionale dei Lavoratori delle Ferrovie.

Travestiti da operai, con tanto di uniformi, i banditi sarebbero entrati rompendo una finestra al piano terra dell’edificio di cinque piani. l’Humanité occupa due piani.

Fabien Gay, direttore del giornale, stima che siano stati sottratti circa 50 computer, oltre ad altri strumenti, come apparecchiature per la produzione video e le teleconferenze, e diversi telefoni cellulari. La maggior parte degli oggetti tecnologici rubati erano nuovi di zecca, in quanto il giornale ha recentemente effettuato importanti aggiornamenti in vista del lancio di una nuova piattaforma e applicazione digitale.

Tuttavia, sfidando i ladri, il giornale è uscito in edicola il mattino successivo, senza perdere nemmeno un giorno di pubblicazione. Attrezzature più vecchie e team di altri uffici hanno garantito la continuità editoriale.

“Non c’è stato alcun impatto sulla diffusione del giornale”, ha dichiarato Gay. Oltre a dirigere l’Humanité, è anche membro del Senato del Partito Comunista Francese (PCF), in rappresentanza del distretto di Seine-Saint-Denis.

Fabien Roussel, segretario nazionale del PCF, ha denunciato il furto come “un grave attacco alla libertà di stampa e, oltre a questo, alla nostra democrazia”. Ha espresso il suo “pieno sostegno ai giornalisti e ai lavoratori” de l’Humanité.

Il giornale è legato al PCF sin dalla fondazione del partito nel 1920 e si propone come tribuna e piattaforma per gli ampi movimenti democratici, operai e popolari di tutta la Francia. La sua tiratura giornaliera è di circa 100.000 copie.

Per aiutare il giornale a far fronte alle perdite causate dal furto, è stata lanciata una campagna di raccolta fondi di emergenza: Solidarité avec l’Humanité / Solidarietà con l’Humanité. La risposta dell’assicurazione potrebbe richiedere mesi o addirittura anni, ma il giornale non può aspettare: deve sostituire subito l’attrezzatura perduta.

Secondo Gay, il giornale aveva già “difficoltà di liquidità”, che avevano motivato una precedente campagna di raccolta fondi, quindi l’attacco alla redazione è un ulteriore colpo. Rousseau, leader del PCF, ha chiesto “la più ampia solidarietà finanziaria con il giornale”.

“Ci appelliamo alla vostra generosità”, ha detto Gay. “Ogni gesto, anche modesto, ci aiuterà a sostituire rapidamente le attrezzature rubate”. Ricordando che amici di tutto il mondo hanno sostenuto il giornale fin dalla sua fondazione nel 1904, ha espresso la fiducia che l’Humanité – “proprietà comune di tutti i movimenti sociali e progressisti” – possa ancora una volta contare sulla solidarietà internazionale quando è più necessaria.

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Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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