Roberto Mancini, un altro super ricco che abbandona il Paese da cui ha avuto tutto: soldi, potere, fama

I dissidi sullo staff, il rapporto personale logorato, le incomprensioni con la Federazione. Non era vero niente. Era solo una questione di soldi. Un altro super ricco che abbandona il Paese da cui ha avuto tutto: soldi, potere, fama. È lo fa per arricchirsi ancora di più. Non c’è limite all’ingordigia.

Roberto Mancini, ex calciatore ed ex Commissario tecnico ha firmato un contratto triennale da 25 milioni di euro netti a stagione per guidare la nazionale di calcio dell’Arabia Saudita. In quella italiana ne prendeva 4,5 milioni all’anno. Ora è il tecnico di una nazionale più pagato al mondo.

Poteva dare le dimissioni perché quella araba era un’occasione irrinunciabile, invece no, mentre  aveva già deciso di lasciare gli azzurri ha recitato la parte della vittima. 

Con la pantomima che ha messo in scena ha mancato di rispetto alla Federazione che, nonostante la mancata qualificazione ai mondiali del Qatar 2022, gli aveva rinnovato il contratto. Si sente una prima donna che può fare e disfare tutto a piacimento. Durante la pandemia attaccò il Governo PD/M5S perché tenevano gli stadi chiusi.

Ora, dove sono finiti il suo attaccamento ed il suo patriottismo?

Dopo aver vinto gli Europei ed aver mancato i mondiali del Qatar lascia la Nazionale a pochi giorni da due importanti partite per le qualificazioni agli Europei del 2024.

Chi risarcirà la Federazione?

Le società di club ricevono milioni di euro per rinunciare ai loro calciatori ingaggiati dai club sauditi, ma chi pagherà la Nazionale italiana? La Federazione agisca, tuteli i suoi interessi e lo faccia in ogni sede.

E Roberto Mancini prima di volare in Arabia Saudita saldi il debito di riconoscenza verso il calcio italiano e non straparli dicendo ‘ho fatto la storia in Europa, adesso è il momento di farla qui’.

Di Giovanni Pulvino (REDNEWS)

Insegno Scienze giuridiche ed economiche dal 1993. Dopo tanti anni di supplenze sono passato di ruolo nel novembre del 2015. In quel periodo il portale web di Tiscali dava agli utenti la possibilità di esprimersi tramite le ‘Socialnews’. Ed è cosi che nel luglio del 2012 ho iniziato a scrivere articoli raccontando le vicende dei precari storici della scuola. Per un anno ho collaborato anche con ComUnità del portale Unità.it. Successivamente, per integrare e proseguire quell’esperienza durata oltre 3 anni, ho creato REDNEWS (28 giugno 2015), un ‘blog di cronaca, informazioni e opinioni dal profondo Sud’. Il mio scopo era ed è quello di dare voce a chi è escluso dalla società, in particolare i disoccupati, i precari, i pensionati al minimo. Nello stesso tempo intendo esprimere il punto di vista di chi vive nel Meridione, terra che è regolarmente esclusa oltreché dal benessere economico anche dai circuiti d’informazione nazionali. La linea editoriale del blog può essere riassunta con le parole scritte nel IV secolo a.C. dal poeta e drammaturgo greco Sofocle: ‘L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo’.

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