Migliaia di morti e almeno 10.000 dispersi, ma c’è chi parla di numeri ben più alti, sono i numeri biblici dell’alluvione in Libia. Nonostante quest’apocalisse i media soprattutto quelli nostrani sembrano accorgersi solo del senza dubbio tragico terremoto marocchino.

Scrive il professore Francesco Dall’Aglio, ricercatore presso l’Istituto di Studi Storici della Accademia delle Scienze di Sofia (Bulgaria). Esperto di est Europa e di questioni strategico-militari:

Dopo aver visto questo tweet della BBC Africa stavo calando nei commenti, per riflesso condizionato, per chiedere come mai la Libia da stato prospero si era trasformata in disastro. Ma sono rimasto stupito dal fatto che nell’articolo allegato (https://www.bbc.com/news/world-africa-66797307?at_bbc_team=editorial&at_campaign=Social_Flow&at_link_id=F89D1254-5257-11EE-BB44-48093AE5AB7B&at_campaign_type=owned&at_ptr_name=twitter&at_medium=social&at_link_type=web_link&at_link_origin=BBCAfrica&at_format=link) la risposta che credevo non sarebbe stata data è invece scritta esplicitamente: “Libya has been beset by chaos since forces backed by the West’s Nato military alliance overthrew long-serving ruler Col Muammar Gaddafi in October 2011. The oil-rich country once had one of the highest standards of living in Africa, with free healthcare and free education, although Gaddafi ran a ruthless regime that had little time for critics. Since the fall of Gaddafi, Libya has been split between two rival governments and mired in conflict between numerous different militias”. Incredibile.

Le parole della BBC si traducono cosi: La Libia è afflitta dal caos da quando le forze sostenute dall’alleanza militare della NATO hanno rovesciato il governatore di lunga data Col Muammar Gheddafi nell’ottobre 2011. Il paese ricco di petrolio un tempo aveva uno degli standard di vita più alti in Africa, con assistenza sanitaria e istruzione gratuite. , sebbene Gheddafi gestisse un regime spietato che aveva poco tempo per le critiche. Dalla caduta di Gheddafi, la Libia è stata divisa tra due governi rivali e impantanata in un conflitto tra numerose milizie diverse

Conclude Dall’Aglio, incredulo

PS – è allucinante che della catastrofe umanitaria in Libia non parli nessuno e a nessuno dei nostri democratici importi niente. Come sempre, non appena il colore della pelle si fa più scuro, per svegliarsi dal torpore servono almeno 10.000 morti.

In realtà non stupisce nessuno probabilmente nemmeno lo stesso Dall’Aglio il comportamento dei nostri media che da anni sembrano aver perso ogni forma di deontologia professionale

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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