Oggi non partecipo alla fiaccolata promossa da Il Foglio perchè convocata con un appello che cancella il popolo palestinese e i suoi diritti violati da decenni. E’ un appello a sostegno del governo fascista di Netanyahu e della sua guerra contro il popolo palestinese. Non si può tacere sull’occupazione illegale dei territori, la pulizia etnica, la violazione dei luoghi santi per cristiani e musulmani palestinesi, la violenza e i soprusi che i palestinesi subiscono quotidianamente.L’enfasi su Israele come democrazia è tipica di una mentalità colonialista. Il regime di apartheid imposto ai palestinesi è incompatibile con i principi democratici. La condanna della strage di civili da parte di Hamas non può trasformarsi nel sostegno ai bombardamenti su Gaza e a un assedio che costituiscono crimini di guerra.Non è una manifestazione per la pace e la riapertura di un percorso verso la soluzione di un conflitto che insanguina la regione da decenni.E’ una manifestazione per la guerra di politicanti cinici che si schierano sempre con il più forte. La scelta non è tra Hamas e Netanyahu, ma tra una pace fondata sul riconoscimento dei diritti del popolo palestinese e un conflitto sempre più sanguinoso. Gli opinionisti e i politici che oggi sfileranno per Roma dovrebbero riflettere sulle parole del segretario generale dell’ONU Guterrez che ha dichiarato che ‘gli ultimi combattimenti non nascono da un vuoto, ma da un’occupazione che dura da decenni’ e su quelle dell’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani Turk che ha ricordato che ‘l’assedio che priva la popolazione civile di beni essenziali per la sopravvivenza è vietato dal diritto internazionale comunitario’.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento di Unione Popolare