Il deputato israeliano alla Dire: “L’esplosione era prevedibile alla luce del contesto mediorientale. Stop all’occupazione”.
Hamas ha commesso “crimini di guerra” che non possono essere giustificati; Israele ha “colpa” di queste ultime e di altre violenze, connesse ai “crimini di guerra” della sua occupazione militare, al suo “regime di apartheid” e ai “pogrom” contro palestinesi innocenti: così Ofer Cassif, deputato della Knesset, in un’intervista con l’agenzia Dire.
Nato 64 anni fa a Rishon LeZion, una cittadina a pochi chilometri da Tel Aviv, il parlamentare è esponente di Hadash, “nuovo”, un partito di sinistra.
La premessa è che l’offensiva sferrata dall’organizzazione palestinese Hamas sia “intollerabile e ingiustificabile”. Secondo Cassif, però, “l’esplosione” di violenza di questi giorni era prevedibile alla luce del “contesto” mediorientale.
“Israele è responsabile in molti modi, ma la sua colpa principale è l’occupazione dei Territori palestinesi che continua” denuncia Cassif. “Hamas ha commesso un crimine di guerra contro civili innocenti che non possiamo accettare; bisogna ora considerare il contesto, non per giustificare l’ingiustificabile, ma per capire e per far sì che quello che è accaduto non si ripeta”. Secondo il deputato, allora, “per garantire la sicurezza è fondamentale cambiare la situazione”. Cassif sottolinea: “L’unica via percorribile è smantellare del tutto gli insediamenti dei coloni in Cisgiordania, porre fine al regime di apartheid e alle violenze nei confronti dei palestinesi e poi stoppare subito l’assedio imposto alla Striscia di Gaza”.
Il riferimento è alle misure restrittive applicate da Tel Aviv nei confronti della regione, una delle più densamente popolate al mondo, governata da Hamas dal 2006 e sabato scorso base per le incursioni e i bombardamenti che hanno provocato in Israele stando alle ultime stime oltre 700 vittime. Cassif sottolinea come i punti chiave degli Accordi di Oslo, sottoscritti 30 anni fa con l’obiettivo di contribuire alla pace in Medio Oriente, siano stati disattesi. “È invece fondamentale stabilire uno Stato palestinese su tutti i Territori occupati da Israele durante la guerra del 1967” sottolinea il deputato, riprendendo un nodo centrale di quelle intese. La sua accusa è che il governo di Benjamin Netanyahu, invece di garantire la sicurezza dei suoi connazionali, si stia muovendo in una direzione opposta. “Negli ultimi mesi ha istigato a ‘pogrom’, atti di violenza contro comunità specifiche, che hanno preso di mira civili, pastori e famiglie palestinesi innocenti” denuncia Cassif, citando a mo’ di esempio dichiarazioni dei ministri della Sicurezza nazionale e delle Finanze, rispettivamente Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich. “Le forze di occupazione hanno offerto copertura a milizie ebraico-fasciste che hanno assassinato palestinesi impunemente, contando poi sul fatto che quei crimini non sarebbero stati perseguiti”. Il deputato allarga lo sguardo al contesto internazionale. “Sono molto deluso dall’atteggiamento dell’Unione Europea” dice. “Invece di fermare i crimini di guerra commessi da Israele o non ha fatto nulla o ha soltanto parlato senza far seguire alle parole alcuna azione”.
A preoccupare è il futuro, che è già oggi. “Sappiamo che adesso l’apparato delle forze di occupazione israeliane pianifica di distruggere parte di Gaza” riferisce il parlamentare. “Nella regione vivono più di due milioni di persone e i morti saranno migliaia: l’Ue e gli Stati Uniti avrebbero potuto fermare tutto questo, ma non lo hanno fatto”. Nella Striscia, secondo il ministero della Salute locale, le vittime dei bombardamenti aerei di Israele avviati in risposta all’offensiva di Hamas sono già oltre 490.