L’assemblea del CNEL, presieduta da Renato Brunetta, ha bocciato l’idea di introdurre un salario minimo. Per il Consiglio non è una soluzione né al lavoro sottopagato né al dumping salariale, e comunque la soglia calcolata sui dati 2019 sarebbe di soli 7 euro.
Peccato che negli ultimi anni, prima i costi della pandemia poi quelli della guerra esterna sono stati scaricati, tramite una vera e propria guerra interna, sui lavoratori. Potere d’acquisto abbattuto e ulteriore smantellamento dei servizi pubblici, mentre il governo continua a ritardare la discussione in merito.
Il motivo lo ha detto il CNEL, bisogna evitare una “deriva politica” della materia. In sostanza, la politica non si deve occupare di imporre una retribuzione dignitosa a chi lavora, argomento che va lasciato al bello e cattivo tempo del mondo imprenditoriale.
Mentre noi crediamo invece che vada spinta ulteriormente l’organizzazione e la lotta dei lavoratori, nonché la raccolta firme per un salario minimo a €10 indicizzato al costo della vita.
Marta Collot Pap UP