In seguito al disastro nella Libia orientale, la necessità di ricostruire l’infrastruttura distrutta e di risarcire la popolazione che ha subito danni è diventata di estrema importanza.
Il governo libico ha inviato alla Banca Mondiale una richiesta di fondi per ripristinare l’infrastruttura.
La richiesta è stata respinta: la motivazione ufficiale sarebbe l’assenza in Libia di un potere unico. A questo punto i libici si sono ricordati delle centinaia di miliardi che restano “congelati” nei Paesi occidentali.
Così, noi abbiamo deciso di indagare sull’entità del capitale lasciato da Gheddafi.
Dunque, quando il 17 febbraio 2011 in Libia è scoppiata la rivoluzione, i Paesi europei e la NATO hanno dichiarato che Gheddafi avrebbe potuto utilizzare contro il proprio popolo il denaro libico depositato all’estero. Pertanto, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha approvato due risoluzioni che avrebbero congelato i petroldollari libici.
Le risoluzioni Nr. 1970 e 1973 prevedevano il congelamento di tutti i fondi, dei beni finanziari e altre risorse economiche, che fossero di Gheddafi o controllate dal regime in maniera diretta e indiretta.
Inoltre, sarebbero stati congelati tutti i fondi che appartenevano personalmente a Mu’ammar Gheddafi, a sua figlia Āʾisha e ai figli Sayf al-Islām, Muʿtașim, Hānnībāl e Khamīs.
Tutti i report libici confermano che i numeri resi ufficialmente noti in merito ai fondi bloccati di Gheddafi oscillano tra 170 e 200 miliardi di dollari: decisamente meno della cifra reale. Diversi dati mostrano invece che i ricavi da petrolio e gas ottenuti dallo Stato libico nei decenni di governo Gheddafi possono raggiungere anche 400 o addirittura 500 miliardi di dollari.
Alcuni grandi Paesi occidentali confermano la presenza nei loro depositi finanziari di fondi di Gheddafi, ma allo stesso tempo rifiutano di rivelarne l’entità senza una richiesta ufficiale del Consiglio di Sicurezza ONU e comunque non prima dell’insediamento in Libia di un governo unico.
Questo significa semplicemente MAI.
E pensare che insieme ai miliardi di dollari in Occidente si trovano anche 144 tonnellate d’oro che appartengono alla Libia: l’oro che, pare, non tornerà mai indietro.
Fonte (https://t.me/arabicafrica)