“È molto grave ciò che sta succedendo in questo momento in Medio Oriente. Non è il momento di stare a discutere su chi ha ragione e su chi ha torto, su chi ha sparato il primo colpo e chi il secondo.
Il vero problema è il seguente: questa non è una guerra, è un genocidio che ha ucciso quasi 2.000 bambini che certamente non sono attori di questa guerra ma sono vittime di questa guerra.
Sinceramente non capisco come un essere umano è capace di combattere sapendo che il risultato del suo guerreggiare è la morte di bambini innocenti”.
Lo ha detto ieri il presidente socialista brasiliano Lula alla 1ª Riunione Plenaria del Consiglio della Federazione.
Il giorno prima Lula, durante il programma “Conversa col presidente” aveva criticato “Israele per aver ucciso migliaia di bambini innocenti nella Striscia di Gaza, gli Stati Uniti per non aver fatto altro che volere la guerra e l’ONU per essere troppo debole”.
“Sono i bambini e le donne a soffrire il tormento degli spari e dei razzi. Noi vogliamo che nessuno muoia (…) Israele non ha motivo di uccidere migliaia di persone innocenti”.
Lula ha assicurato di aver già parlato con i leader di diverse nazioni – tra cui Israele, l’Autorità Palestinese, Egitto, Iran, Turchia, Francia, Russia ed Emirati Arabi Uniti – con l’obiettivo di mediare una soluzione al divampato conflitto tra Israele e i palestinesi.
“Sto parlando con tutti per ottenere tre cose. Innanzitutto garantire il corridoio umanitario affinché le persone possano ricevere acqua, cibo e medicine. Poi garantire che non manchi l’elettricità negli ospedali affinché le persone possano essere curate e infine che non vengano uccisi più bambini”, ha affermato Lula.
Lula ha criticato poi l’inerzia delle Nazioni Unite incapace di stabilire la pace, dopo che il rappresentante del Brasile ha presentato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite una risoluzione per un cessate il fuoco a Gaza, alla quale è stato posto il veto di Washington.
“Se l’ONU avesse forza potrebbe intervenire meglio (…) È indebolita e non riesce a frenare l’azione dei coloni israeliani che occupano le terre. Gli Stati Uniti potrebbero intervenire di più, ma non vogliono, loro vogliono la guerra e vogliono incentivare l’odio”, ha lamentato il leader brasiliano.
Per Lula in questo caso la trattativa è importante. “Ad un tavolo delle trattative non si muore. Costa meno e possiamo trovare una soluzione”, ha sottolineato.
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https://x.com/LemusteleSUR/status/1717227975937028272?s=20
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