Le elezioni per il Consiglio Consultivo in Oman si sono svolte attraverso una app che ha permesso la pubblicazione immediata dei risultati. Tuttavia, nessuna donna ha ottenuto seggi all’interno dell’organo.

Il 29 ottobre hanno avuto luogo le elezioni generali nel Sultanato dell’Oman con il 65,8% degli elettori che ha espresso il proprio voto per scegliere i 90 membri del decimo mandato del Consiglio Consultivo (Majlis al-Shura). Essendo l’Oman una monarchia assoluta, l’organismo ha per l’appunto un ruolo unicamente consultivo, e non detiene nessun potere legislativo.

Secondo il Ministero degli Interni, 496.279 dei 753.260 elettori registrati, pari al 65,8%, hanno partecipato alle elezioni per il decimo mandato. Questo tasso di partecipazione è stato del 16% superiore rispetto alle precedenti elezioni della Majlis al-Shura.

Le elezioni del sultanato sono state osservate con attenzione soprattutto in quanto il voto è stato effettuato attraverso l’app Intekhab, utilizzata per la prima volta nel mondo arabo, segnando un punto di svolta per chiunque stia cercando di modernizzare i propri sistemi elettorali. La votazione è iniziata alle 8 del mattino e si è conclusa alle 19:00, con i risultati annunciati dopo appena un’ora.

Il Ministro degli Interni, Sua Eccellenza Sayyid Hamoud Faisal al Busaidi, ha descritto la modernizzazione del processo elettorale come “senza precedenti” e ha congratulato tutti coloro che sono stati eletti. Ha inoltre elogiato gli sforzi fatti per fornire servizi di comunicazione in tutte le regioni del Paese, facilitando così ai cittadini di esprimere il loro voto elettronicamente ovunque si trovassero.

Talal Said al Ma’amari, CEO di Omantel, ha confermato che i sistemi di sicurezza hanno operato efficientemente senza segnalazioni di attacchi informatici. Ha sottolineato che questa esperienza dimostra come la tecnologia possa essere utilizzata con successo in operazioni complesse e sensibili come il processo elettorale.

Il voto ha dunque segnato un passo avanti nella modernizzazione del processo elettorale, dimostrando che la tecnologia può essere utilizzata con successo in operazioni complesse e sensibili, e visto una preferenza degli elettori per nuovi candidati, con il 64% dei membri del nuovo Consiglio provenienti da nuove candidature. Tuttavia, dal punto di vista politico, il fatto più significativo di queste elezioni è stata l’assenza di candidate donne tra i membri eletti. Nonostante il 48% dei votanti registrati fossero donne, nessuna di loro è riuscita a conquistare un seggio nel Consiglio.

Nonostante il successo tecnologico e la partecipazione significativa, la sottorappresentazione delle donne nel Consiglio persiste come una sfida da affrontare nelle elezioni future, soprattutto se si considera che queste elezioni hanno segnato un passo indietro rispetto alle precedenti, quando alcune (seppur poche) donne erano entrate a far parte dell’organo consultivo. Nello specifico, una donna era stata eletta nel 2011 e nel 2015, mentre nel 2019 erano state in due a conquistare un seggio.

Le elezioni omanite di quest’anno, dunque, hanno evidenziato sia i progressi tecnologici che le sfide persistenti nella rappresentanza di genere. Mentre la modernizzazione del processo elettorale segna un passo avanti, la mancanza di rappresentanza femminile sottolinea l’importanza di continuare a lavorare verso una partecipazione più inclusiva nelle istituzioni governative del Paese.

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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