Una decisione simbolica quella di Iran e Siria, due Paesi che da più di 40 anni lottano contro le spietate sanzioni di Washington. Il dollaro è lo strumento più potente degli Stati Uniti per imporre la loro egemonia.
Damasco e Teheran rappresentano il corso del nuovo mondo multipolare che si sta imponendo con sempre maggiore evidenza con l’affermazione dei Paesi BRICS per rompere l’egemonia di Washington.
Ieri, a tal proposito, il primo ministro siriano Hussein Arnous a Damasco, capitale della Siria, il direttore della Banca Centrale iraniana, Mohammad Reza Farzin, hanno annunciato che nelle loro transazioni commerciali elimineranno il dollaro.
Farzin ha precisato che “tra le principali strategie dell’Iran per espandere la cooperazione commerciale con gli stati amici figurano l’uso delle valute nazionali e l’aumento del volume degli scambi commerciali ed economici.”
Da parte sua il governatore della Banca Centrale della Siria, ha ricordato “la necessità di incrementare gli scambi commerciali tra Teheran e Damasco”, oltre alla precisazione che “l’eliminazione del dollaro americano dagli scambi commerciali ed economici bilaterali e l’utilizzo delle valute nazionali cambierà senza dubbio gli equilibri del commercio tra i due paesi.”